Spiritualità, devozione e arte

1° giorno – Le Abbazie della Valle del Chienti: l’Abbadia di Fiastra, l’Abbazia di San Claudio e l’Abbazia di Santa Maria Piè al Chienti
Risalendo la valle del fiume Chienti si arriva alla Riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, dove nel 1142 giunsero i monaci cistercensi e costruirono il complesso dell’abbazia di Santa Maria di Chiaravalle, una delle meglio conservate in Italia. La chiesa in stile romanico cistercense è un monumento grandioso e solenne, composto da tre navate e da caratteristici pilastri cruciformi romanici scolpiti dai monaci stessi con materiali provenienti dal’antica città romana di Urbs Salvia. Affianco si sviluppa il complesso monastico con splendido chiostro su cui si affacciano la sala del Capitolo, dove ogni giorno i monaci si riunivano per leggere un capitolo della regola di San Benedetto e il Refettorio con le volte a crociera. Breve trasferimento fino alla vicina Corridonia per la visita dell’Abbazia di San Claudio al Chienti, uno splendido esempio di architettura romanica marchigiana. L’edificio, composto da due chiese sovrapposte a pianta quadrata, si presenta imponente con la facciata incorniciata da due torri cilindriche. Si raggiungerà poi l’Abbazia di Santa Maria Pie di Chieti in stile romanico, secondo la leggenda voluta da Carlo Magno in ricordo della vittoria sui saraceni. La sua esistenza è documentata già nel 936 e in numerose ricerche è stata identificata come la cappella palatina della reggia imperiale di Aquisgrana ai tempi di Carlo Magno, ovvero la sede della sua corte ed epicentro del rinato impero Romano. Trasferimento in hotel, cena e pernottamento.

Prima colazione in hotel e trasferimento a Loreto per la visita della splendida Basilica che conserva al suo interno la Santa Casa di Nazareth, dove la Vergine Maria ricevette l’Annunciazione e che la tradizione vuole sia arrivata qui trasportata in volo dagli angeli; per questo è la patrona dei viaggiatori in aereo. All’interno della Basilica potrete ammirare la  splendida sala del Pomarancio decorata con affreschi e intarsi dorati. Si proseguirà con la visita al Museo Pontificio della Santa Casa dove sono esposte opere d’arte che, nel corso dei secoli, sono state raccolte attorno al Santuario come testimonianza della devozione; si potranno ammirare ricche collezioni di maioliche, arazzi, corredi insieme ad alcuni capolavori di Lorenzo Lotto. Tempo a disposizione per partecipazione alla SS Messa in Basilica. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio trasferimento a Osimo, l’antica  Auzimum, via di transito tra entroterra e mare e per questo contesa nei secoli, dai Piceni fino ai Malatesta da Rimini. Si visiterà la maestosa Cattedrale di San Leopardo e Santa Tecla, uno dei più bei esempi di architettura romanico-gotica delle Marche, costruita in pietra bianca e la sua splendida Cripta, costruita nel 1191 per custodire le reliquie dei primi martiri e dei santi vescovi osimani e dove potrete ammirare un sarcofago del 4° sec. d.C. Meta di pellegrinaggio è il Santuario di San Giuseppe da Copertino. In origine la chiesa era intitolata a San Francesco d’Assisi che visitò la città nel 1220. Fu intitolata al frate in seguito alla sua beatificazione; conosciuto come il “Santo dei Voli”,  per la levitazione che avrebbe compiuto in stato di estasi, è protettore degli studenti. Le spoglie del santo sono custodite nella Cripta, mentre sono state conservate allo stato originale le stanze che lo ospitarono dal 1657 al 1663 e l’oratorio dove celebrava la Santa Messa. Rientro in hotel, cena e pernottamento. 

3° giorno – Corinaldo, il borgo nativo di Santa Maria Goretti
Prima colazione in hotel e trasferimento a Corinaldo, borgo in posizione strategica tra i fiumi Cesano e Misa che conserva imponenti mura quattrocentesche, tra le meglio conservate nelle Marche e da dove potrete ammirare un panorama stupendo. Passeggiando per i suoi vicoli potrete ammirare i simboli di alcune leggende locali del “paese dei matti” come il pozzo della polenta o la casa di scuretto, oltre a palazzi gentilizi e notevoli edifici civili e religiosi, come il Palazzo Comunale, il Teatro, la Collegiata di San Francesco, la Chiesa del Suffragio, le Torri. Vi accoglierà il Santuario di Santa Maria Goretti, qui nata nel 1890 e trasferita a Forisnone nel 1902, dove avvenne il suo martirio. Proclamata santa nel 1950, il santuario e l’adiacente monastero custodiscono al loro interno una statua con reliquie della santa. Poco fuori il centro storico è visitavile la casa natale.