Contigua al priorato, era la Chiesa del Monastero, elevata a insigne Collegiata da Papa Urbano VIII nel 1632, costruita sulle basi di una più antica risalente al XII secolo. Della più antica costruzione si è conservato solo l'abside in stile romanico.
All'interno, gli altari sono tutti del secolo XVII, di gusto barocco, ma ritoccati più volte nel corso dei secoli.
Vi si conservano due affreschi: uno del secolo XV rafffigura tre Santi, l'altro, di stile raffaellesco, datato "MDLVIII", una Madonna con un gruppo di fedeli oranti.
Nell'abside si conserva una grande tela del celebre artista ascolano Nicola Monti, dipinta nel settecento, raffigurante la conversione di S. Paolo. Un tempo nell'abside si conservava un grande trittico di Cola dellAmatrice, che oggi si può ammirare nella sala XI della Pinacoteca Vaticana. Altri interessanti quadri sono custoditi in sacrestia, in particolare le tavole che ritraggono i cinque misteri gaudiosi, pregevole opera del pittore Simone de Magistris da Caldarola (1543- 161 1), recentemente restaurate, le quali erano poste un tempo sulla balaustra della cantoria. Nella Collegiata si conserva una pregiata raccolta di reliquari tra cui quello della Santa Croce che risale al XV secolo e una splendida croce stazionaria con capsule per reliquie del 1513.
Nella chiesa è altresì custodito un prezioso organo (
la cui collocazione a seguito del sisma è da verificare).
A causa del sisma del 2016, la chiesa risulta inagibile. Per informazioni scrivere al Numero Verde del Turismo (numeroverde.turismo@regione.marche.it).