A fianco al convento degli Eremitani di S.Agostino, il più antico della provincia, sorge la chiesa di Sant'Agostino, fondata nel 1266. Già nel cinquecento l’edificio appariva pericolante sia per le mura esterne che per il soffitto, ma solo nella fine del 1700 ebbero inizio i lavori di restauro che si protrassero fino ai primi anni dell'ottocento. Tra il 1925 ed il 1939, per volere del Preposto don Giuseppe Marzetti, vennero affidati all'architetto Carlo Calzecchi Onesti e ad Antonio La Nave di Bari rispettivamente il recupero dello splendore delle forme neoclassiche e la realizzazione delle decorazioni degli interni. Sono inoltre qui conservate opere di Vincenzo Pagani, in particolare quattro tavolette centinate rappresentanti i Santi Caterina d'Alessandria, S.Stefano, S.Vincenzo che sono i martiri e protettori del paese e S.Giorgio comprotettore; due tavolette ottagonali raffiguranti l'Arcangelo Gabriele e l'Annunziata, quest'ultime di recente restauro a cura dei Beni Architettonici di Urbino.