La villa sorge nel quartiere di Marina Picena a Porto Sant’Elpidio, in prossimità della riva marina. La struttura prende il nome dall’ultima famiglia proprietaria da cui il comune, attuale proprietario, la acquistò nel 1980, per farne un parco e orto botanico pubblico.
Si accede alla villa percorrendo un viale fiancheggiato da maestosi lecci che conduce alla fronte anteriore dell’edificio decorata da una piccola collezione di conifere. Passato il viale si arriva nella parte antistante del giardino della villa dove sono presenti diverse conifere: il cedro del Libano, il pino austriaco, il pino nero, abete rosso e bianco; infine spicca, fra tante essenze straniere, il cipresso tipico della nostra flora mediterranea.
Rimarchevole la presenza di altre specie sempreverdi come le alte palme delle Canarie e un folto cespuglio di palma nana, l’unica palma spontanea dei nostri climi. Quasi sotto i rami del cedro troviamo un piccolo esemplare di cicas, un vero e proprio fossile vivente simile per aspetto alle palme ma più vicino, dal punto di vista evoluzionistico, alle conifere. Completano le due aiuole d’ingresso alcuni cespugli di pittosporo, di biancospino, di crespino, di spirea e alcuni alberelli di lagerstroemia dal tronco e dai rami finemente lavorati, quasi scolpiti.
La parte antistante del giardino è impreziosita anche da un grosso e vecchio esemplare di platano dalla caratteristica corteccia che si desquama a larghe falde. Verso nord, l’aiuola di destra presenta ancora diversi esemplari di piante interessanti: una lucca, una sofora pendula ed alcuni “falsi”cipressi, dei vecchi pini d’Aleppo insieme ad un solitario tiglio.
La parte interna del giardino ha il suo centro nella fontana che, nella tarda primavera e nell’estate, si ricopre delle grosse foglie tondeggianti dei bianchi ed eleganti fiori della ninfea.
Sul fondo del giardino una piccola scalinata presidiata da due sfingi in marmo di Carrara immette in una piccola oasi orientaleggiante, decorata con palme nane ed esili bambù, che precede un rigoglioso parco di lecci e magnolie. Sulla cima della collina vi sono alcuni esemplari di cipresso delle paludi.
Percorrendo i sentieri del bosco infine si può raggiungere anche una torretta medievaleggiante costruita in mattoni.