Inaugurato nel dicembre 2002, il progetto di costituzione del museo tiene conto di due elementi fondamentali: da una parte la rigorosità scientifica dello studio di materiali e dei criteri di allestimento, dall'altra la consapevolezza che gli oggetti esposti, accanto al valore di uso quotidiano, presentano un valore aggiunto che era, ed è quello, di essere inseriti nella trama complessa del lavoro e della preghiera di una comunità che ha scelto di vivere in clausura. Per questo, è stato necessario ricreare alcune situazioni che emotivamente mettessero il visitatore in condizione di comprendere non solo il valore o la curiosità che il singolo oggetto poteva suscitare, ma anche il filo che unisce gli oggetti fra di loro e gli stessi alle persone. A tal fine è stato predisposto un innovativo sistema teatrale, strutturato su nove postazioni sperimentate dal visitatore, che verrà fornito di un lettore di un mini disk con cuffia, con testo teatrale registrato. Così si potrà compiere una visita immaginaria nelle stanze della clausura. Le voci di un gruppo di attrici guideranno il visitatore da un ambiente all'altro e faranno rivivere, con l'aiuto di oggetti originali, che potranno essere toccati e osservati da vicino, alcuni momenti della storia del monastero. Nel video, proiettato nella sala dedicata al laboratorio del monastero, si vedono invece le monache di oggi ritratte dal vero nell'ambiente reale, sia mentre svolgono le loro attività ordinarie sia mentre affrontano il compito straordinario di conoscere e conservare il passato della loro comunità. Il criterio espositivo seguito si è basato sugli Offici monastici previsti dal regolamento del monastero: spezieria, dispensa, settore lavoriero. Per l'individuazione degli oggetti pertinenti a ciascun officio monastico e per la conseguente scelta espositiva, si è tenuto conto degli antichi inventari che le suore stilavano in occasione delle visite pastorali. La struttura del museo prevede, quindi, l'ingresso a un primo ambiente in cui saranno presentati la storia del museo, il percorso teatrale e la spezieria. Un secondo ambiente illustra la dispensa, la cucina, il refettorio e le grotte dell'olio. Si prosegue poi con una zona di passaggio con i suoni del monastero, la vetrina delle ostie, la collezione dei ferri da stiro e degli scaldini. Infine, il settore lavoriero, dove sarà proiettato un video e dove troveranno posto le attività dedicate alla tessitura, alla ceroplastica, ai fiori, al ricamo, al tombolo alla rete e alla tintura delle stoffe. Sono attivi i laboratori didattici "Sarti per diletto", "Piccoli pasticceri" e "Tra alambicchi e provette".
Per info e orari visita il sito del
Museo delle Arti Monastiche