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Il 1° dicembre 1617, il consiglio comunale di Montedinove dava l'assenso, come volevano le leggi ecclesiastiche, per l'erezione di un convento di Frati Minori "strictioris observantiae" o Riformati, su un poggiolo sottostante il paese, dov'erano una cappella dedicata al santo martire Tommaso Becket arcivescovo di Canterbury e primate d'Inghilterra (+ 1170) e un'abitazione, proprietà dell'ex-monastero di S. Maria in cellis, dipendenza già dell'abbazia di FarfaI frati vi presero stabile dimora nel 1629, anche se il convento poté dirsi terminato solo nel 1643, mentre sul luogo dell'antica chiesina distrutta sorgeva la nuova, abbastanza capace, dedicata all'Immacolata, S. Tommaso e a S. Francesco. La chiesa è santuario noto nelle province di Ascoli e Teramo per la venerazione a S. Tommaso Becket, invocato contro i mali delle ossa. L'annesso convento fu sede di noviziato dal 1936 al 1943, poi di un seminario minore dall'ottobre del '44 al giugno del '71 ed è presentemente utilizzato per iniziative turistiche e pastorali.
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