Dopo una giornata di relax nel borgo di Amandola - che ogni weekend d'estate propone originali pic-nic (per info Facebook @cittadiamandola) - e aver degustato le Fregnacce - piatto contadino fatto di pasta all’uovo arrotolata e condita - ci si può dirigere alle porte del paese, al vecchio capolinea della linea ferroviaria che collegava il borgo con Porto San Giorgio, realizzata all’inizio del Novecento e attiva fino al 1956. Da lì inizia una passeggiata verso valle, che fa tappa alla chiesa di Santa Maria a piè d’Agello, costruita nel XV secolo, ultima testimonianza di un sostrato architettonico antico risalente ai romani. All’interno, sull’abside ci sono affreschi con la dormitio virginis, la morte della Vergine Maria, rappresentazione molto rara perché narrata soltanto in alcuni vangeli apocrifi.
In pochi minuti si arriva su un vecchio ponte della ferrovia, ancora percorribile a piedi, per poi riprendere la strada che scende accanto al fiume Tenna. In poco meno di un’ora si arriva al Lago di San Ruffino, costeggiato da una pista ciclabile che arriva fino al Santuario della Madonna dell’Ambro e dalla strada che conduce all’Abbazia di San Ruffino, risalente all’VIII sec. e scrigno di una cripta cristiana e un’altra che racchiude anche un misterioso luogo di culto pagano.