Acqualagna sorge lungo l'antica via Flaminia, a sud-ovest della gola del Furlo, nel punto dove il Burano confluisce nel Candigliano. Sullo sfondo, a nord-est, le ripide pendici dei monti Pietralata e Paganuccio, a sud-ovest, le cime appenniniche del Catria e del Nerone.
Nei pressi dell'attuale centro sorgeva una città romana, Pitinum Mergens, distrutta da Alarico; gli abitanti superstiti fondarono più tardi il castello di Montefalcone da cui, nel tardo medioevo, si venne a formare il borgo. Nel paese si trova la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Lucia, di antica fondazione, mentre poco lontano sorge il Santuario del Pelingo, santuario mariano diocesano, che contiene un venerato affresco della Madonna col Bambino. Desta interesse la Chiesa di San Vincenzo al Furlo, ciò che rimane di un'antica Abbazia dell'VIII secolo in cui abitarono San Romualdo (1011) e San Pier Damiani (1042). Il cenobio rimase indipendente fino al secolo XI quando entrò – con le abbazie e gli eremi alle sue dipendenze – nella diretta influenza della vicina Fonte Avellana. Nei pressi della chiesa si trova un piccolo ponte romano.
È possibile ammirare, poco lontano dal centro, l'antica torre di vedetta a pianta circolare del Castello di Pietralata, mentre a Farneta sopravvivono i resti di un fortilizio feltresco. Lungo la strada che da Acqualagna conduce a Piobbico e al passo appenninico di Bocca Serriola, si incontrano infine la chiesa della Madonna del Pietriccio con affreschi trecenteschi sotto il loggiato e, proseguendo oltre, la chiesa abbaziale di Santa Maria Nuova e il castello di Naro.
Villa di Colombara è invece un edificio rurale romano del II secolo a.C. che si trova nell'omonima località del comune di Acqualagna. I resti di tale fattoria sono conservati ad Acqualagna nell'Antiquarium Pitinum Mergens.
Tra le ripide pareti di calcare dei monti Pietralata e Paganuccio si apre la spettacolare gola del Furlo. Sul luogo è ancora percorribile la galleria fatta scavare nella roccia da Vespasiano (anno 79 d.C.). Acqualagna è compresa nella Riserva Naturale Statale Gola del Furlo ed è nota, a livello nazionale, come la Capitale del Tartufo, vista la sua importanza riconosciuta durante tutto l’anno per i vari eventi dedicati. Si fa riferimento, in particolare, alla Fiera Nazionale del Tartufo, che si svolge tra la fine di ottobre e l'inzio di Novembre, e alla tradizione plurisecolare di ricerca, produzione e commercializzazione del tubero più famoso di tutti i tempi.