Francavilla D'Ete sorge sulla cima del colle Tisiano (234 s.l.m.), situato tra le valli dei fiumi Fusa e Ete morto. Il nucleo urbano originale è rimasto immutato; la piazza principale era la sede dell'antico castello, del quale sono rimasti evidenti resti di mura, una porta e ben tre dei sei torrioni rompitratta.
Il territorio collinare che circonda Francavilla degrada verso il mare ad est e cede il passo alla catena montuosa dei Sibillini ad ovest; da Piazza Marconi è possibile ammirare questo paesaggio.
Degne di una visita sono: la chiesa di San Rocco dove sono conservate una Natività del '500 attribuita a Vincenzo Pagani ed una Crocifissione di autore ignoto del 1547, oltre a una originale Via Crucis del Prof. Oscar Marziali di Monte San Pietrangeli; la chiesa parrocchiale di San Pietro, progettata nel XIX secolo da Giuseppe Sacconi, autore del Monumento a Vittorio Emanuele II di Roma, all’interno della quale è possibile ammirare un pregevole affresco del 1942 del Prof. Silvio Galimberti di Roma; la splendida piazza Vittorio Emanuele II, a forma ovoidale, dove si tengono numerose manifestazioni estive.
Nell’immediata periferia del paese è presente la chiesetta rurale di Santa Maria delle Grazie, detta "Madonnetta", dove è custodito un affresco del XVI secolo rappresentante la Madonna con Bambino, attribuito a Girolamo Nardini, artista di Sant'Angelo in Vado.
In agosto, in occasione della Festa del Patrono San Rocco, si tiene la Sagra del Maialino Arrosto con le patate al forno, uno dei piatti tipici locali.
La località è apprezzata per la sua cucina: tra i piatti caratteristici si ricordano la trippa, le penne alle cime di rapa, i fagioli con le cotiche, i vincisgrassi, le grigliate miste, i salumi tipici locali, il delizioso “ciauscolo”, i crostini fatti con i fegatini di pollo e la coratella con le uova i formaggi, e ancora le marmellate prodotte artigianalmente, e, tra i vini provenienti dalle colline fermane, il vino cotto, il mistrà, il Rosso Piceno doc o il Falerio de "Lu Vurgu".