Montottone, fino al secolo XV, ebbe la denominazione di Mons Actonis (Monte di Attone), sostituita poi con quella odierna di Montottone.
Nel 1537 Pier Luigi Farnese, sottratto il dominio a Fermo, costituì a Montottone lo Stato Ecclesiastico in Agro Piceno sotto il governo del Cardinale Raduccio Farnese. Testimoni dell'importante passato sono i resti delle poderose mura castellane entro le quali il paese è rimasto pressoché immutato.
Centro di interesse storico-artistico dell’entroterra fermano dai dolci declivi collinari, è incorniciato a oriente dalla splendida visuale delle terre vicino al Mare Adriatico, a ponente dai maestosi e magici Monti Sibillini, mentre verso nord e sud si possono ammirare in tutto il loro fascino le colline dell’ascolano e del maceratese. Una natura dolce e generosa caratterizzata da verdi vallate, un centro storico racchiuso tra calde e antiche mura, abitazioni accoglienti ed intatte nella loro struttura originaria offrono un panorama unico, irripetibile. Montottone è, quindi, una meta privilegiata, una buona alternativa al soggiorno marino e montano nel periodo estivo.
Il comune è conosciuto da secoli nel circondario per la lavorazione dell'argilla ed è denominato lu paese de li coccià (paese dei vasai); gli artigiani si tramandarono l'arte di padre in figlio. Oggi, a continuare la tradizione, c'è una sola bottega. La tecnica della lavorazione della terracotta è rimasta sempre rigorosamente artigianale con trattamento manuale dell'argilla. Nell’arte del vasaio rivive un pezzo di tradizione legata alla vita familiare, alla coltivazione dei campi e ai giochi dei bambini.
Presso la Scuola Media Statale “G. Perlasca” è stato allestito il Museo della ceramica e della civiltà contadina, dedicato principalmente alla ceramica artigianale montottonese. Vi sono esposti oggetti di terracotta in uso fino agli anni ’60 del Novecento presso le famiglie dei centri del fermano e gli strumenti utilizzati dal vasaio. Accanto ad esso è stato realizzato un laboratorio, che offre la possibilità di approfondire e sperimentare le tecniche operative.
Splendido è il dipinto di Vincenzo Pagani Madonna in trono con Bambino e SS. Giovanni Battista, S. Giovanni Evangelista, Maddalena e Caterina (Sposalizio mistico di Santa Caterina), custodito all’interno della chiesa di Santa Maria Ausiliatrice. Di fronte alla medesima chiesa si può ammirare una cisterna medievale i cui due vani sono visitabili grazie a percorsi sapientemente ricavati ai bordi del manufatto.
Montottone offre al turista quanto di buono, genuino e tipicamente marchigiano si può gustare, apprezzare e difficilmente dimenticare. Dalla sua generosa terra, dai sapori e colori tipici, emerge l’amore per le cose non solo belle ma anche buone, esaltate secondo le loro caratteristiche migliori. Tra piatti tipici del paese si possono citare i vincisgrassi, i frescarelli, i fagioli con le cotiche, la trippa, le olive ascolane, i pupi de massa, le frappe, i ciambelloni, la cicerchiata, le ciambelline al mosto e anice.
Tra gli eventi, va ricordato il Palio delle Grazie, che si tiene nel mese di giugno e prevede dispute e sfilate rinascimentali. Da circa 50 anni si tiene nel periodo estivo il Festival per voci nuove La Brocca d’Oro.