Il museo nasce nel 1989 nella città il cui patrono è San Rufo, "tabellarius" romano, martirizzato nella persecuzione di Diocleziano nel 303 e per questo eletto dalla Chiesa a patrono dei portalettere. La struttura, che si articola in cinque sale, ha una sezione principale che raccoglie, per ogni Paese, la documentazione sul rispettivo sistema postale; il logo, le divise dei portalettere, i sacchi postali, i sistemi di trasporto, con riferimento sia alla contemporaneità sia agli aspetti storici. I Ministeri delle poste e telecomunicazioni delle nazioni dei cinque continenti hanno infatti contribuito all'iniziativa inviando il necessario materiale documentario. Da segnalare la sezione "artistica", ove sono raccolti i bozzetti non realizzati di circa 400 francobolli, appositamente eseguiti da pittori, scultori e grafici italiani e stranieri di chiara fama. Nelle stanze vengono periodicamente realizzate mostre a fini didattici e rassegne internazionali.

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