La Riserva Naturale Regionale del Monte S. Vicino è la più giovane riserva marchigiana e si espande per circa 1500 ettari. Sul Monte Canfaito, un altopiano situato sulle pendici del Monte S. Vicino, si può camminare incontrando i bassi e robusti tronchi dei faggi che si aprono come ombrelli, con le chiome che diventano del colore del mogano, della zucca o del vino nuovo. Tra questi, si può scorgere un faggio di circa cinquecento anni, l’esemplare più grande di tutte le Marche, annoverato tra i trecento alberi monumentali d’Italia.
Ma lo spettacolo non finisce qui. Imboccando il sentiero "Matelica" che porta fin sulla vetta del S. Vicino, attraverserete un bosco che racchiude un’altra bellissima faggeta, con alberi ad alto fusto e radici in superficie che formano figure suggestive e misteriose. Fatto il pieno di aria pulita, potrete farvi cullare dalle bellezze artistiche di S. Severino Marche, sulla valle del Potenza, costituito da due nuclei distinti: il Castello antico, sulla cima del Montenero, e il borgo, il cui cuore è la bellissima Piazza del Popolo, dalla caratteristica pianta ovale.
Dopo un pranzo a base di passatelli al tartufo, potrete camminare fino alle grotte dell’Eremo di S. Eustachio, visitare il teatro Feronia e la Pinacoteca Tacchi-Venturi (0733 638095). Merita una visita la frazione di Elcito, situata su uno sperone roccioso ad oltre 800 m. di altezza.