Grottazzolina è un comune della provincia di Fermo di 3.400 abitanti che dista 13 km da Fermo.
Sorge su di una lieve collina ad appena 227 metri s.l.m, a metà strada tra il mare Adriatico e i Monti Sibillini. Il belvedere dei giardini pubblici, affacciato sulla valle del Tenna, offre una vista sul mare e sui monti.
Nel ripercorrere la storia del paese, va segnalato che a Piane di Grottazzolina sono state portate alla luce una ventina di tombe picene dell’età del ferro, le cui suppellettili sono conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Ancona. Nell'VIII secolo, poi, i monaci benedettini di Farfa fondarono il castello e il nucleo abitativo. Una volta passato ai canonici della città di Fermo, fu denominata Cripta Canonicorum. Assunse l’attuale denominazione quando papa Innocenzo III la dette in feudo al conte Azzolino.
Il paese è caratterizzato, con poche moderne eccezioni, dalla muratura in mattone fermano a faccia vista, arte in cui erano molto abili i muratori di Grottazzolina e che li rese celebri. Grottazzolina sviluppò infatti, tra il XVIII e il XIX secolo, l’arte del mattone, modellato a martellina e raspa. Questo è visibile nei particolari delle facciate delle case della classe borghese, caratterizzate da modanature di cornicioni, finestre e cornici marcapiano, nell’architettura dei portali ed anche nelle due importanti chiese locali ove si conservano importanti opere d’arte, ossia la chiesa del SS. Sacramento e Rosario (sec. XVIII) che custodisce nell’abside la Lavanda dei piedi e la Consegna delle chiavi di Luigi Fontana e la parrocchiale di San Giovanni Battista (seconda metà del ‘600), dove si trovano la Pala d’altare del Battesimo di Gesù (opera di Ubaldo Ricci, 1694) e l’immagine della Beata Vergine del Perpetuo Soccorso. Esse si distaccano dal restante centro storico solo per le maggiori quote e volumetrie e sorprendono i visitatori con i loro interni.
Il Castello Azzolino, simbolo dell'orgoglio cittadino e testimone di una vitalità storica di antiche origini, si erge al centro dell'insediamento urbano. Lungo il corso si innalza poi il Palazzo comunale, completato nel 1926 in stile neomedievale; esso presenta un’interessante torre merlata, frutto dell’opera di una cooperativa locale per la ricostruzione del primo dopoguerra.
Tra i numerosi personaggi illustri della località si ricordano: Vincenzo Monaldi, professore di fama mondiale e primo ministro della sanità della repubblica italiana; il baritono Graziani, che fu amico di Verdi e Mazzini e sindaco della città; il celebre pittore Osvaldo Licini, che nacque a Monte Vidon Corrado ma che, in qualità di amico della locale famiglia Catalini, frequentò assiduamente Grottazzolina.
Sulla strada statale tra Grottazzolina e Ponzano di Fermo si trova il crossodromo, una pista da motocross in cui si sono anche disputate gare di livello regionale e nazionale.
I prodotti enogastronomici tipici grottesi sono le tagliatelle di farro macinato a pietra, i vincisgrassi, gli straccetti in brodo, l’oca arrosto e la galantina; tra gli insaccati la coppa di testa, il salame e il ciabuscolo e, da bere, il vino cotto.
Nel comune si svolgono inoltre diverse feste e manifestazioni folkloristiche come la rievocazione della trebbiatura, la ultracentenaria festa patronale dedicata alla Beata Vergine del Perpetuo Soccorso (primi di giugno) e la rievocazione storica del 1200 denominata “Giorni di Azzolino” (primi di agosto). Presso il Teatro “Ermete Novelli”, realizzato in stile liberty, si tiene una stagione di prosa.
Fiorente nella località è l’attività artigianale e numerose sono le piccole e medie imprese.