Monte Giberto si trova a a 322 m sul livello del mare ed è attraversato dal corso del piccolo fiume Ete vivo.
Abitato sicuramente dai Piceni, in epoca successiva il suo territorio fu interessato dalla centuriazione romana, al tempo del secondo triumvirato (43 a.C.). In epoca medievale, nell'attuale territorio montegibertese, esistevano due Castelli, quello di Casale e quello dei Podio. Il paese fu possedimento degli abati farfensi ma nel XIII sec. passò sotto il dominio di Fermo, diventandone un Castello, e fu munito di una cinta muraria con quattro torrioni, due dei quali ancora esistenti e restaurati. Seguì in tutto le vicende di Fermo di cui fu un forte avamposto verso ovest.
La struttura urbana di Monte Giberto si rinnova profondamente nel XVIII sec., secondo una caratteristica pianta compatta, semplice ma elegante che fa convergere l’abitato in una piazza da cui si diramano vie e viuzze. La via principale taglia in due l'abitato, prospetta l’antica chiesa gentilizia di S. Antonio e sale sulla piazza dove si trovano il Palazzo Municipale, dall'elegante facciata settecentesca in cotto e dalla magnifica Sala delle Volte, oltre alla chiesa di San Nicolò e alla chiesa di San Giovanni Battista. All'ingresso del paese si trova il Santuario di Santa Maria delle Grazie.
Di pregevole valore storico è il patrimonio organistico di tre chiese: presso la chiesa di San Nicolò si trova l’organo realizzato nel 1797 dal celebre Gaetano Callido, presso il Santuario di Santa Maria delle Grazie quello realizzato da Angelo Morettini di Perugia nel 1830 e presso la chiesa di San Giovanni Battista quello costruito da Vincenzo Paci nel 1876.
I prodotti tipici locali sono i vincisgrassi, le cotolette di agnello, i frascarelli (un tipo di pasta rustica), il casimperio o pinzimonio, lu pizzotto (un pane grezzo con farina di granoturco, uvetta e fichi secchi), la polenta con condimenti vari, le chiacchiere e la torta di frutta secca (o frestinghe).
La Pro Loco organizza nel periodo estivo eventi gastronomici e nel mese di settembre la Festa in onore della Madonna delle Grazie.