Monteprandone è ubicata nel subappennino marchigiano, alla sinistra della bassa valle del fiume Tronto e all'estremità sud-orientale della provincia di Ascoli Piceno. Il toponimo è composto dal termine
monte e dal nome di persona d'origine germanica
Prando, Prandonis, che la tradizione identifica con un
Prandone o Brandone, guerriero al seguito di Carlo Magno.
È ancora intatta parte della cinta muraria dei secoli XIV-XV, che conserva la
porta medievale di Borgo da Monte. Tra gli edifici religiosi spicca, nei dintorni dell'abitato, la
Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il complesso del
convento francescano, che fu eretto nel 1449 da
San Giacomo della Marca, il più illustre figlio di questa terra, le cui spoglie sono conservate in questa chiesa. Nel chiostro del convento è allestito il
Museo del Santuario di San Giacomo della Marca, che raccoglie in prevalenza oggetti legati alla figura del santo, oltre al suo calice, ai suoi abiti, a sigilli e manoscritti, un trittico in avorio degli inizi del secolo XV, uno splendido busto reliquiario di San Giacomo in legno scolpito, dorato e dipinto, opera di impressionante realismo eseguita a Napoli tra il 1612 e il 1615, una Via Crucis del primo Settecento proveniente dalla chiesa francescana ed oggetti di fabbricazione cinese, importati da missionari francescani agli inizi del secolo XX.
Da visitare è anche la
Chiesa di San Nicola di Bari, che custodisce un crocifisso ligneo trecentesco e un organo a canne realizzato su disegno del perugino Angelo Morettini nel 1839, uno dei primi organi moderni racchiuso in una cassa di risonanza in legno ad uno scomparto.