Il territorio comunale di Sant'Ippolito, posto a ridosso dell'ampia e fertile valle del fiume Metauro e solcato da numerosi corsi d'acqua, presenta un ameno paesaggio verdeggiante di campi coltivati, filari di viti e alberature sparse, tipico delle zone di bassa collina.
Fondato dai fossombronesi tra il VI e il VII secolo, è noto per l'attività dei suoi scalpellini e marmisti che fin dal secolo XIV (e forse già in epoca romana) iniziarono a sfruttare le locali cave di pietra e marmo, rifornendo di materiali e manodopera specializzata numerosi cantieri in zone anche lontane. Un'arte, quella degli artigiani locali, di cui Sant'Ippolito è oggi un piccolo museo all'aperto dove quasi ogni casa si fa notare per la presenza di nicchie con immagini, portali, mensole, cornici e decorazioni varie. Degno di rilievo a tal proposito è l’evento artistico internazionale dedicato alla scultura su pietra arenaria, denominato Scolpire in Piazza, che si tiene ogni anno a luglio.
Opere degli scalpellini locali sono conservate anche nelle chiese di Sant’Ippolito, come la chiesa di San Giuseppe risalente al XIV secolo dove si trova anche una tela di scuola baroccesca, la chiesa di Sant'Antonio e la parrocchiale di Sant'Ippolito.
Della Rocca, fatta edificare probabilmente da Federico da Montefeltro su progetto dell’architetto Francesco di Giorgio Martini, è rimasta la base del mastio mentre la cinta muraria, realizzata in pietra arenaria, è rimasta intatta. Splendido è il panorama che si gode dall’alto delle mura.
Fanno oggi parte del territorio comunale di Sant'Ippolito anche gli antichi castelli di Reforzate (m.324), dove ogni anno a metà luglio si tiene la Rievocazione storica della Trebbiatura, e Sorbolongo (m.359), sede ogni anno a maggio della tradizionale Sagra della Lumaca. Entrambi appartennero alla città di Fano e sono ancora circondati da alte mura scarpate.