ll centro abitato di Staffolo, su cui sventola la Bandiera Arancione, sorge sul dorso di una formazione collinare a 442 metri di altezza sul livello del mare, in ottima posizione sulla bellissima e fertile valle dell'Esino, tanto da meritare l’appellativo di Balcone della Vallesina.
Il nucleo più antico dell'abitato ha un impianto medioevale con forma quasi circolare e cinto da mura, in parte originali, aperte in due punti contrapposti. Sulle mura si erge, ancora intatto, il torrione dell'Albornoz (sec. XIV). Da non perdere: la Chiesa di Sant'Egidio, che conserva un notevole pentittico del Maestro di Staffolo, autore anonimo di scuola fabrianese; la Chiesa di San Francesco, dove è collocato un pregevole organo Callido del 1769; la Chiesa di Santa Maria di Castellaretta, gioiello di arte barocca, edificata come tempio votivo dagli staffolani reduci della battaglia di Lepanto (1571) e abbellita nel 1683 per celebrare la definitiva sconfitta dei Turchi alle porte di Vienna nel 1683.
L'eccellenza di Staffolo è il vino ottenuto dal vitigno autoctono del Verdicchio, tra i più conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Proprio grazie a questa produzione, Staffolo è anche chiamato Colle del Verdicchio.
In alcuni ambienti ricavati dalla cinta muraria è ospitato il Museo del Vino e dell'Arte Contadina, che conserva gli strumenti tradizionali che si usavano nelle cantine di Staffolo per produrre i vini del territorio, tra cui il torchio in legno di quercia per la spremitura delle uve risalente al 1695. Annessa al museo è presente l'Enoteca con una vasta selezione di vini da degustare.
I principali eventi che hanno luogo a Staffolo nel corso dell'anno sono: il Premio Città di Staffolo (fine luglio), istituito dal Comune di Staffolo nel 2001 con l’intento di promuovere il proprio territorio premiando artisti contemporanei viventi che si sono affermati in campo internazionale, e la Festa del Verdicchio, che si svolge la terza settimana di agosto, con musica, balli, convegni e mostre in tema di enogastronomia.