San Marcellino di Ancona

 
Dal sito web: www.santiebeati.it
"Marcellino è il primo nome storicamente certo nella serie dei vescovi anconitani. Di lui parla San Gregorio Magno nei suoi "Dialogi" attribuendogli chiaramente l’episcopato di Ancona, senza precisare, tuttavia, il tempo in cui occupò questa tede. Ma si può accettare senza dubbio la tradizione locale, che pone il suo governo pastorale nella seconda metà del secolo V, dato che san Gregorio parla soltanto di vescovi dei secoli V e VI, che egli stesso conobbe o di cui ebbe notizia da testimoni diretti. Non sappiamo invece quanto valore abbia la tradizione che lo ritiene appartenente alla famiglia dei Boccamaiori, ora estinta, ma certamente fra le più antiche della città.
San Gregorio tiene in gran concetto la figura del vescovo Marcellino di cui afferma: «Vir vitae venerabili Marcellinus fuit» e di cui loda la santità, illustrata da opere miracolose. Tra queste si narra il suo intervento in soccorso della città di Ancona, che minacciava di essere distrutta da un grave incendio. Mentre la moltitudine invano cerca di estinguere il fuoco che ha già divorato parte dell’abitato, il santo vescovo, malato di podagra, si fa portare dai suoi familiari nel luogo ove le fiamme sono più violente e queste al suo avvicinarsi si ritirano improvvisamente e si spengono."
La festa è celebrata il 9 gennaio
Attualmente le spoglie di San Marcellino sono conservate in un'urna in diaspro tenero di Sicilia collocata nella Cripta dei Protettori della Cattedrale di S. Ciriaco di Ancona, così detta perché contiene le spoglie dei Santi patroni della città.
 
 
 

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