Nella silenziosa cripta della chiesa sono conservati corpi che vi dimorano da più di quattro secoli.
La Chiesa dei Morti, già Cappella Cola fondata nel 1380, ornata da un bel portale gotico, conserva al suo interno il cimitero delle Mummie, noto per il curioso fenomeno della mummificazione naturale, dovuta a una particolare muffa che ha essiccato i cadaveri succhiandone gli umoriA seguito dell’editto napoleonico di Saint-Cloud del 1804 che istituì i cimiteri extraurbani, furono rinvenuti nei pressi della chiesa 18 corpi mummificati che dal 1833 furono esposti dietro l’altare. Alla sistemazione dei corpi provvide la Confraternita della Buona Morte, fondata nel 1567 a Casteldurante (l’antico nome di Urbania), sotto la protezione di San Giovanni Decollato, qui raffigurato nel quadro di un pittore locale.
Scopo primario della Confraternita era il trasporto e la sepoltura dei morti, specie dei giustiziati, l’assistenza dei moribondi, la registrazione dei defunti e la distribuzione delle elemosine ai poveri. Ognuna delle mummie di Urbania ha una storia da raccontare: dal priore della Confraternita Vincenzo Piccini vestito con la tunica bianca e nera della cerimonia funebre, alla donna deceduta di parto cesareo, al giovane accoltellato nella veglia danzante, fino allo sventurato che fu sepolto vivo in stato di morte apparente.