"C'è un luogo dove la pace della natura filtra in noi come la luce del sole tra gli alberi. Dove i venti ci comunicano la loro forza e gli affanni si staccano da noi come foglie. Non è difficile arrivarci: basta guardarsi dentro e avere un cuore pulito. Quel luogo si chiama Monastero" (Romano Battaglia, Un cuore pulito).
La diffusione del monachesimo nelle Marche ha storicamente caratterizzato il territorio, attraverso la costruzione di abbazie, eremi e monasteri nei quali il 'moderno pellegrino' può trovare ancora oggi una dimensione favorevole alla ricerca di se stessi e del senso della vita. I monasteri sono dunque i luoghi dove la luce della speranza e della vita può rinascere. Sono i luoghi dove s'incontra la pace.
La Regione Marche ha chiesto all'ISTAO di sviluppare uno studio-progetto con l'obiettivo di creare una Comunità di Monasteri che reinterpretano un percorso di accoglienza, meditazione e spiritualità, secondo le particolari regole monastiche.
L'itinerario racchiude una selezione di quei monasteri benedettini e di clarisse che presentano certe affinità nella regola e nelle pratiche, come l'accoglienza, l'accompagnamento individuale, la meditazione, la liturgia, lo studio, che ciascuno di essi storicamente ha consolidato.