Parco Museo Minerario delle Miniere di Zolfo di Marche e Romagna

 
Fondato nel 2005 dal Ministero della Transizione Ecologica con il Ministero della Cultura e la Regione Marche, il Parco, che è anche Ecomuseo, ha lo scopo di conservare, recuperare, studiare e valorizzare il patrimonio ambientale, architettonico, paesaggistico, storico-culturale e tecnico-scientifico delle miniere marchigiano-romagnole che tra il XIX° e XX° secolo hanno rappresentato poli d’estrazione dello zolfo d’importanza europea.
Oltre a cofinanziare interventi per il recupero del sito archeominerario a Cabernardi (Sassoferrato) e per la creazione del Museo Sulphur a Perticara (Novafeltria), il Parco coltiva, attraverso progetti culturali, scientifici e didattici, la memoria di generazioni di minatori il cui lavoro fu alla base dello sviluppo del comparto chimico italiano.
La legge 160/2019, art. 1 c. 512, ha allargato la competenza del Parco alla Regione Emilia-Romagna e a ulteriori miniere di zolfo. Il Parco tutela oggi siti estrattivi, di lavorazione, archivi e testimonianze storiche del bacino solfifero marchigiano-romagnolo a Arcevia e Sassoferrato (AN); Pergola e Urbino (PU); Novafeltria, Sant’Agata Feltria, Talamello (RN); Cesena (FC).
La sede legale è a Sassoferrato, quella operativa a Pesaro, il Comitato Tecnico-
Scientifico a Novafeltria.


 

Parco Museo Minerario delle Miniere di Zolfo di Marche e Romagna


 
 

Parco Museo Minerario delle Miniere di Zolfo di Marche e Romagna

 
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