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Marinai e pescatori avevano come punto di riferimento anche il faro di Pedaso, qui la storia dell’edificio si fonde con quella della città stessa: si narra che il nome stesso “Pedaso” derivi da “pié d’Azon”, ovvero piedi dell’Aso, la definizione con cui veniva delineata la posizione del faro da un “portolano di navigazione” dei Veneziani. Costruito nel 1877 ha subito alterne vicende ed è stato in parte distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, poi ristrutturato. Il faro domina la costa, tra ginestre e vegetazione naturale, si erge dalla costa sul Monte Serrone, per vederlo basta percorrere la strada panoramica al di sopra della Pedaso “vecchia” ed anche qui rimarrete estasiati dal panorama dove il verde si confonde con il blu dell’orizzonte proprio davanti ai vostri occhi. Se poi non vi basta, in estate potrete fare dei percorsi storico-naturalistici che dal faro portano al belvedere e proprio dalla sommità si può ammirare il mare, l’orizzonte e cogliere le particolarità del territorio, fino a conoscere uno ad uno gli scogli con i nomi più bizzarri dati dai vecchi pescatori: Lu ruspu, Li Ciuttulitti…
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