Il ponte romanico di Pontelatrave, che risale al XIV secolo, poggia su fondamenta romane del I secolo d.C.
E’ a cinque arcate e le ghiere sono in conci squadrati di arenaria.
La sua posizione era strategica, in quanto collegava i versanti adriatico e tirrenico della rete viaria.
Durante il Medioevo e l’età moderna il ponte di Pontelatrave (Pons de trabe Bonantis) fu sede di una delle più portanti stazioni di posta della via Lauretana.
Ubicato tra il castello di Beldiletto e il convento di San Francesco, rappresentava il principale punto di accesso a Pievebovigliana e alla sua valle.
Svolse un ruolo cruciale nel movimento di persone e merci, in quanto a Pontelatrave confluivano tutti i tracciati che, attraverso la dorsale appenninica, giungevano dall’Italia meridionale, attraverso Norcia e Visso, per proseguire in direzione di Camerino e delle regioni settentrionali. Inoltre, nel Settecento, sempre da Pontelatrave e Campi aveva inizio una delle poche strade percorribili col calesse del territorio. Fu progettata dal monsignore Angelo Altieri, un nobile romano che volle così collegare Norcia alla Via Lauretana, attraverso la valle di Tazza e i centri di Fematre e Preci.