Sulla piazza centrale del paese di S. Elpidio a Mare si affaccia la Chiesa di S. Maria della Misericordia, oggi la sede dell'Accademia Organistica Elpidiense. Al suo interno, una volta varcato lo splendido portale ligneo sovrastato da due meridiane, è conservata, tra gli altri, una ricca collezione di dipinti del Pomarancio, oltre a una tela di Andrea Lilli raffigurante Il Miracolo di Santa Marta.
A Fermo, nell’articolato contesto urbano cittadino, ricco di varie testimonianze artistiche romane, medievali e rinascimentali che, a distanza di molti secoli, ancora documentano ne la vitalità economica, spicca l’Oratorio di Santa Monica che conserva al suo interno uno degli esempi più felici della pittura tardo gotica nelle Marche: un importante ciclo di affreschi tardo-gotici restaurati, raffigurante le Storie di San Giovanni Battista ed Evangelista, mentre nelle volte sono raffigurati gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e le Virtù. Poco distante, nella chiesa di S. Agostino, tra resti di affreschi del periodo medioevale, spicca l’altare maggiore, decorato da un sarcofago longobardo del VII secolo proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Loreto di Fermo, oggi distrutta. A coronamento del presbiterio si erge poi lo stupendo Polittico di Vittore Crivelli che fu commissionato all’artista dal Priore degli Agostiniani per la chiesa di S. Agostino. Il dipinto, fu realizzato secondo un gusto tardo-gotico arricchito da citazioni bizantine, sintomo dell’influsso subito dai fratelli Crivelli nel loro soggiorno a Zara, in Dalmazia.
Giunti a Massa Fermana, si può ammirare la chiesa parrocchiale dedicata a S. Lorenzo, S. Silvestro e S. Ruffino, che contiene la prima opera marchigiana di Carlo Crivelli, realizzata su commissione del Conte Azzolino di Fermo, datata 1468, dipinto di fondamentale importanza per comprendere l’attività artistica del Crivelli, a ridosso del suo trasferimento da Zara a Fermo. Altro dipinto di influenza veneziana è la Madonna della cintola tra angeli musicanti di Vittore Crivelli, nella quale la Vergine è ritratta mentre concede protezione alla città che le viene offerta dai Santi e Devoti, opera attualmente custodita presso la Pinacoteca Comunale.
Nel paesino di Santa Vittoria in Matenano infine, sulla vetta del Monte Matenano, si profila la Chiesa della Resurrezione, solitaria nello scenario del Parco delle Rimembranze in seguito alle demolizioni che nel ‘700 coinvolsero il monastero e il castello farfense. A testimonianza di questo antico complesso, si eleva il Cappellone degli Innocenti, dov’è custodito uno stupendo ciclo di affreschi quattrocenteschi, realizzato dal monaco e pittore Fra’ Marino Angeli e raffigurante immagini di santi ed episodi del Nuovo Testamento.