Ritrovamenti archeologici fanno risalire le origini di Altidona a 150.000 anni fa. Fu poi abitata dai Pelasgi, antico popolo greco, e poi dai Piceni. Nel 485 a.C. giunsero i Romani. Altidona appartenne a Fermo, all’Abbazia di Farfa in Sabina, poi nuovamente a Fermo.
Inizialmente fu edificato il castello di S. Biagio in Barbolano che sprofondò in mare nell'Alto Medioevo o forse fu abbattuto dagli altidonesi. Dopo il XII secolo, gli abitanti della città di Altidona hanno dato vita ad un nuovo castello, intorno alla parrocchia di Santa Maria e San Ciriaco, che fu edificato sulla collina della città attuale e di cui sono ancora ben conservate le mura medievali.
Da ineresse il Belvedere, una torre d'avvistamento medievale affacciata sulla Valle dell'Aso, e la tavola, attribuita a Vincenzo Pagani, raffigurante la Madonna col Bambino, due santi e donatore conservata presso la chiesa parrocchiale. Villa Montana e la cisterna romana sono situate nell'antica contrada di Barbolano.
Ad Altidona ha sede la Fototeca provinciale dove sono custoditi gli archivi fotografici che testimoniano la storia del territorio fermano. Inoltre, nel Teatro Comunale, si tiene una stagione teatrale molto seguita, con spettacoli di vario genere. La Sala Lussu di Marina di Altidona è punto di riferimento per rassegne cinematografiche e incontri.
Chi cerca un'area verde si ricordi di visitare il Parco dei "Due ponti", spazio circondato da alberi secolari e che comprende un'area giochi per bambini. È altresì attraversato dalla pista ciclabile che si ricollega con la spiaggia.
Altidona fa parte dell'Unione dei Comuni della Valdaso; domina dall'alto di una collina la valle dell'Aso e dispone di un litorale nella frazione Marina di Altidona, la cui spiaggia è di sabbia e ghiaia. Tra pinete e palme millenarie si ergono belle ville e strutture ricettive. I ciclisti possono utilizzare i percorsi che si sviluppano lungo la costa per 3 km o lungo il fiume Aso.
Ogni anno, in estate, si svolge La sagra delle polenta con lumache per ricordare la frugalità delle mense contadine e paesane, anche se nel tempo si è arricchita di appetitose pietanze tipiche locali a base di carne e pesce.