Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio detto il
Bramante nacque a Fermignano 1444,è stato un architetto e pittore tra i maggiori artisti del Rinascimento" . Formatosi a Urbino, uno dei centri della cultura italiana del secolo XV secolo, dove probabilmente fu allievo di Fra Carnevale, e divenne pittore "prospectivo", specializzato nella costruzione geometrica di uno spazio architettonico quale sfondo di una scena dipinta. Probabilmente fu anche allievo ed aiuto di Piero della Francesca e conobbe Melozzo da Forlì che influenzarono poi la sua attività pittorica. Egli fu attivo dapprima a Milano condizionando lo sviluppo del Rinascimento lombardo, quindi a Roma, dove progettò la Basilica di San Pietro. In qualità di architetto, fu la personalità di maggior rilievo nel passaggio tra il XV secoloXV e il XVI secolo e nel maturare del classicismo cinquecentesco, tanto che la sua opera fu confrontata dai contemporanei all'architettura delle vestigia romane e lui considerato "inventore luce della buona e vera Architettura" . A Bramante vengono attribuite, numerose opere in varie città lombarde, progettate durante la sua permanenza a Milano. Concordemente viene attribuito al Bramante il progetto planimetrico dell'imponente Duomo di Pavia, basato sull'innesto di un nucleo ottagonale a cupola con un corpo longitudinale a tre navate, come nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze o nel Santuario della Santa Casa di Loreto, allora in costruzione e che probabilmente Bramante aveva avuto modo di conoscere . Al progetto del Bramante, che intervenne in cantiere, oltre allo schema planimetrico generale vengono attribuiti la cripta (terminata nel 1492 e la parte basamentale della zona absidale dell'edificio continuato molto lentamente, dopo la partenza di Bramante da Milano, secondo i progetti di altri architetti Nel progetto bramantesco sono stati rintracciati anche altri riferimenti a riprova della vasta cultura dell'architetto, tra cui il progetto originario della Basilica di Santo Spirito
Con questo progetto Bramante si pone come erede delle proposte innovatrici ed all'insegnamento del Brunelleschi, "fondatore" dell’architettura rinascimentale.
Come architetto del papa, Bramante fu chiamato dal 1507 al 1509 ad occuparsi della Basilica della Santa Casa di Loreto, che Giulio II aveva portato sotto la diretta giurisdizione pontificia.
Le pitture del Bramante rivelano una forte disparità di livello tra gli affreschi bergamaschi e le pitture milanesi (gli affreschi con gli Uomini d'arme di casa Panigarola, ora a Brera, e la tavola con il Cristo alla colonna dell'Abbazia di Chiaravalle, oggi pure a Brera).
A Bramante è attribuito il progetto del chiostro d'ingresso all'Abbazia di Montecassiano, elaborato durante il periodo romano.
La morte è avvenuta il 14 aprile del 1514; la sepoltura fu fatta nelle grotte vaticane, ma successivamente non è stata più ritrovata.