In provincia di Macerata, nel territorio collinare compreso tra le valli del fiume Chienti e del Potenza, cresce il carciofo di Montelupone, noto anche come “scarciofunu” o “scarciofinu”. Di colore viola intenso, ha dimensioni più piccole rispetto alla media e non ha peluria interna né spine esterne. Caratteristico dell’omonimo comune, è una varietà tardiva e si differenzia in due ecotipi: uno dei due ha foglie più seghettate, è più precoce, si raccoglie dalla fine di marzo, e più produttivo; l’altro ha foglie meno seghettate,una dimensione della pianta più piccola, si raccoglie più tardi e produce meno. Quando la pianta è giovane, arriva a produrre dieci capolini (inflorescenze del carciofo), ma dopo qualche anno scende ad appena quattro. A causa di questo rapido calo produttivo e della resa più bassa della media (5,5 tonnellate per ettaro, a differenza, per esempio, del romanesco che arriva a 10 tonnellate), il carciofo di Montelupone è conosciuto solo a livello locale ed è distribuito in una zona limitata, nonostante la sua altissima qualità.
Tuttavia, grazie al gusto saporito e molto dolce, è protagonista di molti piatti tipici, come le tagliatelle ai carciofi, i carciofi fritti e i carciofi alla giudìa. Storicamente, a Montelupone, i primi capolini, quelli più grandi, sono cucinati in padella interi con finocchio selvatico, foglie di aglio fresco, varie erbe aromatiche locali, olio, sale e vino bianco, mentre i capolini più piccoli sono scottati e poi messi sott’olio.
Stagionalità : La raccolta è scalare e si svolge nel mese di aprile. Nelle campagne di Montelupone i contadini coltivano i due ecotipi di questa varietà di carciofo principalmente per il consumo familiare, preservando così la biodiversità locale. I produttori del Presidio sono riuniti nell’associazione "Produttori del Carciofo di Montelupone" che si è dotata di un disciplinare in linea con la filosofia di Slow Food, prevedendo il divieto dell’uso di concimi e diserbanti chimici di sintesi, di ormoni e di altri stimolanti della crescita.
Tra una coltivazione di carciofo e la successiva, inoltre, è necessario reintegrare la fertilità del suolo, coltivando per almeno due anni specie vegetali ad azione biocida come ad esempio alcune leguminose.
Area di produzione: Il territorio collinare del comune di Montelupone, a circa 400 metri di altitudine
Presidio sostenuto da: Comune di Montelupone, Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano
INFO:
Associazione Turistica Pro-Loco Montelupone
Via Regina Margherita, 1
62010 Montelupone (MC)
Telefono e fax: 0733 226419
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