Il Museo Archeologico Statale di Arcevia è situato presso il Complesso culturale S. Francesco e ospita reperti provenienti dal vasto territorio comunale. Le sei sale si articolano secondo un ordine cronologico ed un percorso ad anello a partire dalla I Sala dedicata al sito paleolitico di Ponte di Pietra con manufatti databili a 20.000 anni fa. La II Sala accoglie, invece, i reperti provenienti dal fossato eneolitico (o dell'Età del Rame) di Conelle e, al centro, è posizionato un diorama che ricostruisce il sito come doveva apparire 5.000 anni fa. Al lato si apre la Sala dedicata alla Collezione Monti-Anselmi con un allestimento che riproduce quello ottocentesco di queste raccolte private. Vi sono conservati reperti e manufatti provenienti dal territorio arceviese in selce, ceramica, bronzo, osso e corno.
La pannellistica della III Sala introduce l'importante sito di Monte Croce-Guardia databile alle fasi finali dell'Età del Bronzo; già individuato alla fine degli anni '50, scavato nei primi anni '60 e nel 1995, è, ora, oggetto di studio da parte dell'Università Sapienza di Roma che ha portato in luce diverse fondazioni di abitazioni a pianta rettangolare di notevole estensione e materiali riferibile a questo periodo denominato Protovillanoviano (XII-X sec. a.C.).
L'ultima parte di questa Sala introduce le testimonianze riferibili alle popolazioni celtiche che, all'inizio del IV secolo a.C., arrivarono nella nostra Regione ad occupare quello che, dai Romani, verrà indicato come l'ager Gallicus.
I reperti in mostra attraverso lo scenografico allestimento delle ultime due Sale fanno riferimento alla famosa necropoli celtica di Montefortino di Arcevia, scavata a fine '800 e recentemente oggetto di una riedizione critica grazie ad un team di ricerca internazionale. I reperti esposti sono armi in ferro, tra cui spiccano gli elmi di tipo Montefortino, vasi contenitori in bronzo, gioielli in oro e argento, ceramiche legate ai riti del banchetto funebre e del simposio ma anche pedine da gioco, dadi, spiedi e coltelli in ferro. Provengono tutti da tombe a inumazione maschili e femminili di questa popolazione che rimase nel nostro territorio fino alla romanizzazione e alla conquista romana dell'area a partire dal 295 a.C
Per informazioni ed orari visita il sito ufficiale del
Museo Archeologico Statale di Arcevia e la pagina ufficiale su
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