Serra Sant'Abbondio si trova sul versante sinistro dell'alta valle del Cesano, al confine sud-occidentale della provincia pesarese, a ridosso delle boscose pendici orientali del Monte Catria. Il territorio comunale, abitato sin dall'età del bronzo, fu teatro, durante la prima guerra italica (295 a.C.), degli scontri tra i romani e la coalizione gallo-sannitica, nonché, nel 552 d.C., della battaglia tra l'esercito bizantino di Narsete e quello dei Goti di Totila.
Il centro storico conserva due delle quattro antiche porte d'ingresso: la
Porta Santa, con sovrastante torre dell'orologio, e la
Porta Macione (sec. XIII).
Di notevole interesse architettonico sono la
Chiesa di San Biagio, con la cripta paleocristiana risalente al V secolo, e l'antico
Eremo camaldolese di Santa Croce di Fonte Avellana, che si trova sulle pendici del Monte Catria. Le sue origini risalgono alla fine del primo millennio e sono strettamente legate alla storia della congregazione dei Camaldolesi. L'eremo fu fondato da San Romualdo nel 980 e fu ricordato da Dante Alighieri che vi soggiornò nel 1310. Decisamente monumentale il complesso medievale costituito dalla chiesa con cripta, dalla sala capitolare, dal chiostro e dal suggestivo scriptorium. Da ricordare inoltre, fuori dell'abitato, l'edicola detta della
Santa Maria della Canale, abbellita da un affresco del sec. XV.
A Serra Sant'Abbondio esiste ancora oggi una
Comunanza Agraria, erede della medioevale Università degli Uomini Originari.
L'evento più importante di Serra Sant'Abbondio è il
Palio della Rocca, una rievocazione storica nata nel 1987, che prevede una disfida che ha luogo la seconda domenica di settembre fra i 3 antichi borghi e i 3 castelli che componevano il territorio medievale di Serra Sant'Abbondio, disputata tramite la corsa delle oche.