Urbania, l’antica Casteldurante, è nota per la produzione della maiolica, tradizione che risale al Medioevo. Gli abili maiolicari del luogo, favoriti dalla Corte Roveresca, poterono giovarsi della collaborazione di pittori famosi, dando vita così al genere dell’Istoriato.
Il cuore dell’abitato, cinto da antiche mura, è Piazza San Cristoforo, in cui confluiscono le principali vie del centro storico; ottocenteschi sono sia la statua del santo della città che il Teatro Bramante. Il Palazzo Ducale è una delle attrazioni principali: costruito interamente in cotto, attualmente ospita la Biblioteca, fondata da Federico da Montefeltro, e il Museo Civico che vanta affreschi del 1300, mappe del Mercatore, una bella collezione Ubaldini di disegni e incisioni, una raccolta di carte geografiche dei sec. XVI-XVIII e la collezione di coeve ceramiche locali. I sotterranei del palazzo sono occupati dal Museo di storia dell’agricoltura e artigianato. Tra gli edifici di architettura religiosa, da non perdere la Chiesa di San Francesco, bell’esempio di barocco marchigiano, la Chiesa dei Morti, che conserva numerose mummie naturali di persone decedute nel Medioevo e nel Rinascimento e la Cattedrale, dedicata a San Cristoforo martire ed edificato sulle fondamenta dell'antica abbazia di San Cristoforo del Ponte risalente all' VII secolo. Di particolare valore sono il cinquecentesco Palazzo Comunale e l’ex Palazzo Vescovile, che ospita il museo arcidiocesano, ricco di preziose ceramiche durantine.
Poco lontano dal centro si trova il Parco Ducale o Barco, complesso sorto sulle rive del Metauro per ospitare le battute di caccia dei Duchi. Ne fanno parte la villa, iniziata da Francesco Di Giorgio Martini e la Chiesa di San Giovanni Battista. Per grandi e piccini, da non perdere una simpatica curiosità, il percorso fatato del Bosco dei Folletti.
Dal punto di vista geologico, Urbania vanta il prezioso GSSP, un sito di interesse geologico (geosito) di rilevanza mondiale in quanto rappresenta lo standard di riferimento per la definizione del limite cronostratigrafico tra il piano Rupeliano con il piano Cattiano, i due piani stratigrafici in cui è suddivisa l'epoca oligocenica. Allo stato attuale sono stati ratificati 69 GSSP in tutto il Mondo, di cui 10 in Italia. Il GSSP (Global Stratotype Section and Point) di Monte Cagnero di Urbania è uno tra questi.
Una straordinaria eccellenza locale è il tartufo bianco (tuber magnatum Pico) e più comune il nero, detto scorzone. Gustoso è il crostolo (con uova e strutto) che, insieme al buon pane accompagna saporiti salumi, pecorini ed erbe di campo. Il dolce che racconta le tradizioni culinarie di questi luoghi è il bostrengo (a base di riso e noci tipico della stagione fredda), da assaggiare insieme al vino di visciola o al vino santo.
Un ricco calendario di eventi segna il susseguirsi delle stagioni, tra cui la Festa Nazionale della Befana.