Il Carnevale storico offidano indica il periodo di tempo che intercorre tra il 17 gennaio ed il primo giorno di quaresima e si caratterizza per il tripudio di tradizioni che rendono la manifestazione del borgo, inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, un’esperienza unica.
Le origini del carnevale di Offida risalgono alla metà del 1700 e si manifestano in alcuni momenti particolarmente coinvolgenti come la caccia de “lu bov fint”, il venerdì successivo al Giovedì Grasso, in cui una sagoma di bue guidata da uomini coperti da un telo bianco a strisce rosse, chiamato “lu guazzarò” e risalente alla tradizione del lavoro contadino, corre per le vie del paese. Momento altrettanto saliente e ricco di tradizione è quello della processione dei “Vlurd” che si svolge la sera del Martedì Grasso e in cui lunghi fasci di canne infuocati vengono portati lungo le vie del paese e gettati in piazza per il falò finale che sigla la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima.
Caratteristici sono anche i Veglionissimi, realizzati nella splendida cornice del Teatro Serpente Aureo. Un ruolo fondamentale è ricoperto dalle Congreghe, i tipici gruppi mascherati che, al suono delle loro fanfare, danno vita a piccole farse propiziatorie, incentrate per lo più sui temi della virilità e della fertilità.
Persone dei paesi vicini e turisti, per l'occasione, giungono ad Offida non per assistere da spettatori a sfilate di grandiosi carri allegorici, ma per essere coinvolti in un'autentica festa del popolo dove, messa da parte ogni regola o convenzione sociale, è d'obbligo divertirsi, quasi attori di rappresentazioni il cui valore simbolico cede più a quello reale delle forze vitali e istintive.
Il Carnevale di Offida è collegato alle tradizioni di Ascoli Piceno, Castignano e Pozza-Umito, rappresentando una delle manifestazioni più importanti e sentite dell'anno che coinvolge l'intero territorio piceno.
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