Marche in montagna
 

Monti provincia di Pesaro e Urbino

Il Monte Carpegna (1.415 m.) fa parte dell’Appennino Tosco-Romagnolo ed è suddiviso fra la provincia di Pesaro e Urbino, quella di Rimini e la provincia di Arezzo, a nord-ovest del Monte Nerone: tra le due cime passa il confine tra l’Appennino tosco-romagnolo e l’Appennino umbro-marchigiano. Il massiccio del Monte Carpegna comprende le vette di San Leo, San Marino, Villagrande, Monte Canale, Sasso Simone e Simoncello. Il monte è compreso nel territorio del Parco naturale interregionale del Sasso Simone e Simoncello. Sulla vetta si estende l'Eremo del Monte Carpegna, nel comune di Montecopiolo, luogo di culto, data la presenza di uno storico santuario e meta di sport invernali grazie agli impianti sciistici (sci e snowboard), e villeggiatura estiva con numerosi sentieri per praticare trekking.

Monte Catria (1.701 m.): fa parte dell’Appennino Umbro-Marchigiano e si trova al confine fra Umbria e Marche. Si trova poco più a sud del Monte Nerone, mentre a nord-ovest si trova il gruppo di Serra di Vurano e a sud il Monte San Vicino. Il gruppo del Monte Catria comprende altre cime minori come Monte Acuto, le Balze degli Spicchi, il Corno di Catria, il Monte Tenetra, il Monte Alto e il Monte Morcia. Dal Catria nascono i fiumi Cesani, Artino e Cinisco. Nel territorio di Frontone si trova una famosa stazione sciistica, un anello per la pratica dello sci di fondo e uno snow park. Tutto il Massiccio del Catria è attrezzato per il trekking con diversi gradi di difficoltà, per le escursioni naturalistiche, per il mountain bike e per il turismo equestre ed ippoterapia.

Il Monte Paganuccio (976 m.) e il Monte Pietralata  (888 m. s.l.m.) delimitano la Gola del Furlo attraversata dal Fiume Candigliano  e sono ricompresi nell’omonima Riserva Naturale. La gola del Furlo è storicamente molto importante come luogo di valico dall’entroterra appenninico verso il Mare Adriatico: da qui passava l’antica Via Flaminia che da Roma conduceva fino a Fano, sono ancora visibili molte strutture di epoca romana come i ruderi di un ponte e, soprattutto, la galleria fatta costruire dall’Imperatore Vespasiano tra il 76-77 d.C. 
 
Monte Nerone (1.525 m.): fa parte della catena appenninica Umbro-Marchigiana, compreso nei comuni di Apecchio, Cagli e Piobbico. Vanta un comprensorio sciistico e sentieri da trekking e mountain bike. In numerose grotte viene praticata la speleologia. Deltaplano, arrampicate e torrentismo completano l’offerta delle attività sportive praticabili nella zona. 

Monte Montiego è un rilievo che fa parte dell'Appennino umbro-marchigiano, ha un'altezza di 975 m s.l.m. ed il suo territorio è compreso nei comuni di Acqualagna, Piobbico, Urbania, in provincia di Pesaro e Urbino.

Monte Petrano (1162 m.) fa parte dell'Appennino umbro-marchigiano e si trova nel territorio del comune di Cagli. Grazie ai forti venti che spesso soffiano nella zona i prati sulla sommità costituiscono (in certi periodi dell'anno) il luogo ideale per la pratica di attività come kite buggying e land boarding che prevedono l'utilizzo di aquiloni da trazione. 
 
Il Simoncello è una catena dell'Appennino, tra l'Emilia-Romagna (comune di Pennabilli, in provincia di Rimini), la Toscana (comune di Sestino, in provincia di Arezzo) e le Marche (comune di Carpegna, in provincia di Pesaro e Urbino). La cima della montagna ricade interamente nella provincia di Pesaro e Urbino; la zona è interamente inclusa nel Parco naturale interregionale del Sasso Simone e Simoncello.
 
 

Attrazioni