Complesso museale di S. Maria Extra Muros

 
Costruzione risalente al 1331 e oggetto di modifiche successive, la quale conserva un vero e proprio museo. Era definita anche extra muros per distinguerla da quella che i Serviti avevano lasciato in gestione all'ordine femminile, all'interno del paese.
Dal punto di vista artistico è il monumento più importante di Sant'Angelo in Vado, conservando, tra le altre opere, dipinti di Raffaellino del Colle e del vadese Francesco Mancini, nonché fastosi altari riccamente intagliati e indorati, accanto ai quali si trovano spesso gli stemmi gentilizi delle illustri famiglie vadesi.
Si tratta di un edificio a tre navate con l'ingresso attuale sulla navata di destra; l'entrata originale, davanti al presbiterio, è oggi chiusa. L'attuale pavimento in marmo sostituisce l'originale in mattoni rossi costellato di tombe in arenaria che trovavano posto in corrispondenza degli altari.Sull'altare seicentesco della famiglia Grifoni trova collocazione un rilievo in bronzo attribuito a Lorenzo Ghiberti (XV secolo) raffigurante la Vergine assunta in cielo tra Angeli musicanti. Degni di menzione sono la Sacra Conversazione di Raffaellino del Colle, firmata e datata 1543; la Natività del Battista assegnata a Santi di Tito (seconda metà del Cinquecento); un affresco tornato in luce qualche anno fa rappresentante l'Adorazione dei Magi e la Strage degli Innocenti di Francesco Nardini (intorno al 1560); quattro tele del pittore vadese Francesco Mancini (S. Pellegrino Laziosi guarito dal Crocifisso, La Vergine che dona lo scapolare ai Sette Santi fondatori dell'ordine servita, Il carro con la Vergine e San Filippo Benizi guidato dal leone e dall'agnello e S. Nicola da Tolentino, ritrovata quest'ultima in sagrestia), risalenti agli anni 1740-1742.
La trecentesca chiesa ed il complesso monastico sono la sede di un sito museale contenente reperti ed opere d’arte che raccontano l’identità della cittadina vadese. La sezione archeologica presenta materiale riconducibile al Neolitico e all’epoca romana: lapidario e statuaria, oltre a materiali d’uso comune, emersi dagli scavi condotti nella Domus del Mito, una vasta area di circa 1.000 mq, che conserva un patrimonio musivo del I secolo d.C. fra i più consistenti dell’intera penisola italiana. Il Complesso ospita un Museo d’Arte Sacra che raccoglie opere dal territorio vadese, nei secoli, visitato da artisti come Lorenzo Ghiberti, Della Robbia e Zanino di Pietro. Sant’Angelo in Vado ha dato i natali ai fratelli Taddeo e Federico Zuccari che nella seconda metà del XVI secolo conquistano da protagonisti il proscenio nazionale e internazionale, realizzando per la loro cittadina i capolavori qui conservati; Giovampietro Zuccari costituisce una fiorente bottega di intagliatori continuando la tradizione dei plasticatori locali.

Per orari ed info Complesso Museale di S. Maria Extra Muros

 
 
 

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