Un elenco di tutto quello che non ti devi perdere su #destinazioneMarche
La mandragola (1965) regia di Alberto Lattuada con Totò e Rosanna Schiaffino.Il giovane Callimaco si innamora della bella Lucrezia, sposata però con lo sciocco notaio Nicia. Con dei sotterfugi il ragazzo riesce a convincere Nicia a concedere per una notte la moglie al primo “garzonaccio” di strada. Quella stessa notte è proprio Callimaco ad approfittare, travestendosi da mendicante e venendo così portato dallo stesso marito fra le braccia della moglie.
Urbino è stato uno dei più importanti centri del Rinascimento italiano e deve gran parte della sua celebrità al fatto che tutt’oggi conserva pienamente l’eredità architettonica di quel periodo; proprio per questo motivo, nel 1998, il suo centro storico è entrato a far parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Simbolo principale di questo patrimonio artistico rinascimentale è il Palazzo Ducale, sede della Galleria nazionale delle Marche e caratterizzato dalla tipica presenza di “torricini” a delimitarne la parte posteriore. Di grandissimo rilievo è anche la cosiddetta Casa Santi, luogo che nel 1483 diede i natali al celebre artista Raffaello, così come non va dimenticato il Duomo di Urbino – chiesa principale della città e cattedrale – ricostruito in stile neoclassico dopo che la precedente cattedrale rinascimentale venne demolita dal terremoto del 1789. Fra gli edifici religiosi spicca il Convento di San Francesco, le cui prime pietre vennero posate alla fine del XIII secolo; tuttavia nel 1742 l’architetto Vanvitelli la sistemò nella forma attuale. Questa dimensione tipicamente rinascimentale della città di Urbino ha fatto le gioie di molti registi italiani, i quali non hanno perso l’occasione per girarvi dei film in costume. Uno degli esempi più importanti è dato da La mandragola, film del 1965 diretto da Alberto Lattuada, con molte scene che furono girate proprio nel centro di Urbino (oltre che nella città di Urbania). In più di un’occasione, difatti, è possibile osservare Fra’ Timoteo – interpretato da Totò – muoversi fra il sempre eterno centro di Urbino e la Chiesa dei Morti di Urbania.
Da visitare: Raffaello Sanzio - La Muta, Palazzo Ducale, Galleria Nazionale delle Marche, Teatro Sanzio, I giardini di Palazzo Ducale, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Casa Natale di Raffaello, Oratorio di San Giovanni Battista, Museo Diocesano Albani, Chiesa e Convento di S. Bernardino
Sapori e tradizioni: Clemente XI a Urbino, Pieter Paul Rubens, La maiolica e l'artigianato, Il Compasso di Michele Papi, Tiziano Vecellio, Palio dei trampoli, La Festa del Duca, Gino Girolomoni - Cooperativa Agricola, Terra Bio - Consorzio Agricoltori Biologici Soc. Coop., Raffaello Sanzio
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