Ci sono luoghi speciali che conducono in atmosfere straordinarie. Gradara è uno di questi. Borgo di confine, immerso nelle colline ma vicino al mare, è da secoli una magica porta d’ingresso nelle Marche per chi viene da nord. Varcate le mura ci si trova di fronte alla via principale, che sale fino al simbolo della città, l’imponente rocca. Una visita all’antica dimora dei Malatesta, palcoscenico del tragico amore di Paolo e Francesca, permette di ripercorrere i luoghi della mitica vicenda resa immortale dai versi della Divina Commedia dantesca, come la Sala di Sigisnondi e Isotta e la famosa Camera di Francesca.
Magnifico sarà scoprire opere di grande valore tra cui la pala d’altare di Giovanni Santi padre del grande Raffaello, e la pala di terracotta invetriata di Andrea Della Robbia, all’interno della cappella, e poi passeggiare lungo il cammino di ronda dove, tra torrette di controllo, feritoie e merlature, ammirare paesaggi sconfinati. Altri immancabili luoghi di cultura sono il Museo Storico, da cui accedere a cunicoli sotterranei usati un tempo come nascondiglio e la Chiesa di San Giovanni in Battista, con lo splendido crocifisso ligneo.
E poi via, tra i vicoli del centro storico, dove perdersi tra le numerose botteghe artigiane e osterie, per provare i gustosi tagliolini con la bomba e scoprire le tradizionali ceramiche e prodotti tipici tra cui il salame in cera d’api e il croccante cioccolatino Gradarino. A fine giornata, imperdibile è il tramonto sul mare che si scorge da Gabicce Monte, luogo ideale per una cena romantica in terrazza o in uno dei tanti ristorantini del porticciolo turistico sulla baia di Gabicce Mare.
Dopo un pieno di romanticismo, sarà bello trascorrere una giornata sul vicino Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo, situato nella fascia costiera che unisce Pesaro con Gabicce e passeggiare nei numerosi sentieri tra ville, boschi, ginestre e orchidee selvatiche, fino al ‘Tetto del Mondo’, un punto panoramico dove lo sguardo si perde all’infinito a 360° dal mare, alle rocce di falesia, agli appennini.