Urbino e il Montefeltro
La pianta del guado è stata nel passato oggetto di una coltivazione centrale e controllata, che ha avuto nel Medioevo fino al 1600 un ruolo economico nel territorio del ducato di Urbino (Montefeltro).
Le tracce di questa storia unica e bellissima sono riconducibili ai numerosi documenti sul commercio con regioni e territori dove la manifattura e l’arte tessile hanno avuto origine e sviluppo, ma anche alla presenza sul territorio di numerose macine in pietra, utilizzate per il processo di trasformazione della materia prima. La coltivazione dell’Isatis tinctoria, soppiantata dall’introduzione del commercio dell’indaco (proveniente dall’Oriente, dal 1600), resta nelle piaghe della storia locale.
HUB Guado Urbino
Laboratorio Otium Naturae
Il laboratorio si trova nella zona monumentale della città di Urbino, nei sotterranei di Palazzo Ruggeri. Sede dell’attività artigianale di tintura e finitura del tessile in guado, ma non solo. In questo suggestivo spazio, Alessandra Ubaldi, titolare dell’attività, racconta la storia del guado legata alla coltivazione storica nell’antico Ducato di Urbino.
Guado Urbino nasce (nel 2016) con l’intento di recuperare e valorizzare la storia locale attraverso un’offerta articolata in prodotti e servizi per il turismo, la cui valenza innovativa è il racconto e la creazione di artigianato originale.
L’HUB Guado Urbino suggerisce un particolare percorso che si sviluppa proprio seguendo le tracce e le testimonianze di colore naturale nelle opere esposte in sedi pregevoli, già destinazioni turistiche d’obbligo ad Urbino.
Percorsi di visita:
- Oratorio di San Giovanni – Urbino: l’affresco dei F.lli. Salimbeni è una delle opere più importanti del gotico internazionale ed a seguito del recente restauro è stato riscontrato, attraverso specifiche analisi, l’utilizzo dei colori vegetali nell’opera;
- Palazzo Ducale – Urbino: qui il colore si trova nei dettagli che fanno riferimento alla storia del costume in opere importanti di Piero della Francesca, Raffaello, Giusto di Gand e nei grandi arazzi (su cartoni di Raffaello) esposti nel salone del trono;
- Orto Botanico di Urbino: un orto urbano storico nel cuore della città, dove si trova una sezione dedicata alle piante tintorie;
- Piobbico (PU): città natale di Delio Bischi. Nel Castello Brancaleoni ha sede l’omonimo Museo che ospita una sezione dedicata alla produzione dei tradizionali tappeti di lana colorati con erbe tintorie e con il guado. Nel Borgo si possono ammirare due macine da guado anticamente utilizzate per la produzione del colore.