La Moretta di Fano, che è stata riconosciuta nel 2006 a tutti gli effetti come cocktail dall’AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) e nel 2011 è stata inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali delle Marche, è un caffè forte e robustamente corretto, originariamente solo dal rum e successivamente dal mix di rum, anice e cognac con l'aggiunta di zucchero e una scorzetta di limone. Tipico del fanese sin dalla fine dell’800 (per lo meno è solo fino ad allora che si possono retrodatare le documentazioni cartacee) questo caffè dalla forte correzione calda nasce per i lavoratori dell’alba, per tutte quelle persone che dovevano affrontare le intemperie del duro lavoro mattutino (pescatori, spazzini, mercanti), che nella Moretta trovavano un buon corroborante e un modo per scaldarsi da dentro.
Da questi nacque in seguito la miscela ideale che oggi viene servita in un bicchiere in vetro, in cui è possibile vedere i 3 strati: il colore ambrato della Moretta, il marrone tostato del caffè e la sua schiuma in alto.
È del 1908 la prima pubblicità di una “Moretta eccellente al Rhum” a L 0,10 di Caffè Cavour del centro di Fano a seguito del quale una lunga lista di bar fanesi si applicheranno a miscelare questa preziosa bevanda che si è raffinata e perfezionata nel tempo fino ad arrivare ai nostri giorni. Perdendo la sua originale caratteristica di bevanda per i “lavoratori”, la moretta è entrata nella quotidianità di tutte le case dei fanesi acquisendo quel valore di tradizionalità che la porta ad essere oggi un simbolo di “fanesitudine”, cioè un prodotto che parla della propria terra.