Ogni anno a Mondavio, dal 12 al 15 agosto, si ripete la “Caccia al Cinghiale”; piazze, corti e giardini diventano palcoscenici di una rappresentazione in cui momenti di teatro e frammenti della storica Caccia al Cinghiale animano l’antica Mons Avium (Mondavio), restituendola agli splendori del Rinascimento. La festa rievoca l’arrivo a Mondavio di Giovanni della Rovere per la presa di possesso del Vicariato, dono di Papa Sisto IV in occasione delle nozze con Giovanna Feltria, figlia di Federico da Montefeltro: fatto storico che ha altresì caratterizzato l’urbanistica, la cultura, l’ organizzazione sociale, politica, religiosa, militare ed economica di tutto il territorio della Valle del Cesano.
Ad arricchire il tutto, la presenza di arcieri e balestrieri -a ricordo della Brigata Feltria, compagnia militare al servizio dei condottieri Federico da Montefeltro e Giovanni della Rovere-, del banchetto medievale, dei sapori d’altri tempi riportati nelle taverne, del Giardino del Cortigiano, del Bivacco, dei corteggi, delle gare di tiro con l’arco e con la balestra, dei giochi di bandiera e di nastri ed ancora attori, danzatori, artisti di strada, musiche del tempo antico ed il ben noto in Italia ed all’estero “Gruppo Arcieri, Balestrieri Storici e Corte Roveresca”, i cui figuranti (arcieri, balestrieri, spadaccini, armati, vessilliferi, cortigiani, ancelle, tamburini, trombettieri ed altri figuranti) indossano fastosi costumi del Rinascimento Italiano.
Fanno parte dello spettacolo: dimostrazione di tiri con l'arco storico di precisione e a comando, con gare di abilità ad eliminazione; tiro di precisione con la balestra manesca; dimostrazione di vessilli di guerra quali segnali in combattimento; simulazione di duelli con spade e bastoni; gioco fra i cortigiani; saluto del Gruppo con coreografie di giochi pirotecnici; una proposta di animazioni e giochi che si svolgevano di solito nelle Corti Rinascimentali.