San Cassiano è tra le più antiche della città, documentata dal 1195 quando viene concessa in enfiteusi ai canonici dal vescovo Enrico. Nel corso dei secoli l’edificio ha subìto interventi e restauri radicali. Il campanile, in origine ottagonale, viene ricostruito nel Cinquecento mentre la facciata romanica è stata ristrutturata nel 1889, anno iscritto nella targa sul portale. L’interno ad un’aula unica è scandita da lesene e pilastri con capitelli compositi ed è sovrastata da una cupola. Nell’abside, sotto il Crocifisso ligneo del XVII secolo, è stato inserito il quattrocentesco tabernacolo in pietra con la raffigurazione a rilievo del Cristo emergente dal sepolcro. Agli altari laterali si trovano la tela di Carlo Paolucci con san Cassiano e santa Mustiola (1775) e l’opera raffigurante sant’Eracliano che adora il Bambino. Ai lati dell’organo del 1804 sono collocati: la tela di Pietro Tedeschi (1750-1805) che riproduce Tobia e l’arcangelo Raffaele (a destra), il dipinto di scuola baroccesca con l’immagine di Santa Barbara ritoccata da Paolucci, a sinistra.