Complesso di terrecotte architettoniche dell'area archeologica di Civitalba

 
Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona.
In località Civitalba, nella valle tra i fiumi Misa ed Esino, tra Arcevia e Sassoferrato, si trova l’area archeologica di Civitalba della quale risultano resti visitabili, ma presso la quale è stato rinvenuto un eccezionale complesso di terrecotte architettoniche. Parti del fregio e del frontone, conservati in frammenti, sono databili alla prima metà del II sec. a.C. e appartenevano probabilmente ad un tempio etrusco italico di tradizione ellenistica che faceva parte di un santuario d’altura.
Le scene rappresentate, anche se di difficile lettura hanno comunque permesso di riconoscere una scena di saccheggio del santuario da parte dei Galli e raffigurazioni di Dioniso con satiri, menadi, amori, venti e varie divinità alla scoperta di Arianna dormiente. Lo scopo di questa scelta iconografica era naturalmente quello di fornire un prestigioso riferimento storico alle vicende belliche che avevano segnato la zona un secolo prima.

Dopo essere stato esposto al Museo Civico di Bologna, il complesso di terracotte architettoniche è stato trasferito al Museo Nazionale delle Marche di Ancona dove si trova tuttora.
 
 
 

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