Francesco Podesti è considerato uno dei maggiori pittori italiani della prima metà dell'Ottocento. Esponente della "pittura di storia", tra accademismo e romanticismo, raggiunge notorietà europea, espone a Londra e a Parigi,ottiene riconoscimenti e successo proprio mentre avanzano le nuove correnti artistiche delle avanguardie. La sua fama è destinata a declinare subito dopo la morte con la diffusione di una concezione stilistica completamente diversa da quella che rappresentava con la sua arte. Nell’epoca attuale uno sguardo più distaccato nei confronti dell'espressione artistica ottocentesca ha riconosciuto il suo valore. Era nato ad Ancona nel 1800. Rimasto orfano, viene inviato a Roma con un sussidio annuo per studiare all’Accademia di Belle Arti. Dopo anni faticosi dal punto di vista finanziario, avviatasi sotto il segno della pittura neoclassica, la sua carriera nasce e si sviluppa sotto la protezione e con l’incoraggiamento del Canova.Fedele agli ideali accademici, dipinse un grande numero di ritratti (Il cardinale Ferretti, 1844, Ancona, Pinacoteca Civica), pale d'altare (Martirio di S. Lorenzo, 1829, Ancona, duomo; Martirio di s. Stefano, 1851, Roma, S. Paolo), quadri storici e mitologici (Il giuramento degli anconetani, 1850, Ancona, Pinacoteca Civica; Il trionfo di Venere, 1853, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), affreschi (1835, Roma, villa e palazzo Torlonia; 1854-70, sala della Concezione in Vaticano). Fu anche autore di versi, raccolti e pubblicati nel 1883. Muore a Roma nel 1895.