Montemaggiore al Metauro è un antico castello che domina, da un prominente colle boscoso, l'intera sponda destra della bassa valle del Metauro.
Antico abitato di origine altomedievale, già possedimento dell'antica abbazia benedettina fanese di San Paterniano, Montemaggiore costituì uno dei baluardi difensivi del territorio costiero malatestiano contro il dominio feltresco, fino a quando nel 1462 Federico da Montefeltro non lo sottrasse a Sigismondo Malatesta. Nel 1944 è stato teatro dello scontro armato fra le truppe tedesche in ritirata e quelle alleate lungo la cosiddetta linea gotica.
Tra gli edifici si ricordano il Palazzo Comunale edificato nel XVIII secolo dalla cui piazza, passando sotto un’elegante torre ricostruita dopo il periodo bellico nelle sue forme originali, si erge una scalinata che porta al centro fortificato e alla chiesa parrocchiale di Santa Maria del Soccorso, dove è conservata un’Ultima Cena di scuola baroccesca.
Dall’alto delle mura si ha una suggestiva vista sulla Valle del Metauro e sulla pianura costiera.
Montemaggiore è oggi conosciuta per la rilevante e peculiare coltivazione dei crisantemi, per la pregiata produzione vinicola (il famoso Bianchello del Metauro) e per quella dei formaggi Valmetauro.