Sala Museale Contrammiraglio Guglielmo Marconi

 
In una cornice d’eccezione come la ex Chiesa di S. Agostino, famosa per il suo portale gotico di Giorgio da Sebenico, il cui chiostro accoglie oggi la Sala Museale, si snoda il viaggio nella storia della radio, dalle prime sperimentazioni di Guglielmo Marconi fino ai nostri giorni. Un tributo al grande fisico italiano, che fu anche ufficiale della Marina Militare Italiana e a lungo collaborò con essa. L’itinerario realizzato, caratterizzato dalla elevata multimedialità, rappresenta l’evoluzione delle radiocomunicazioni con dettagliate descrizioni legate sia alla tecnica che allo stile, per diffonderle e riceverle attraverso l’etere. La sala museale è articolata su 4 ambienti. All’ingresso la prima parte interattiva, costituita da un simulatore di sommergibile classe Sauro, uno dei quali ha portato il nome di Guglielmo Marconi.

La sala delle colonne è prettamente espositiva e vuole ripercorrere la storia della radio dal primo esperimento di Marconi, nel 1895, fino ai cellulari dei giorni nostri, preconizzati da Marconi già nel 1935. In essa sono esposti principalmente cimeli, provenienti soprattutto dalla collezione 900 di Filippo Pacelli, di ambito non militare.

Nella ricerca del migliore coinvolgimento del pubblico nella sala successiva, i visitatori possono impratichirsi all’impiego della radio con una stazione radioamatoriale realmente funzionante resa disponibile dalla sezione A.R.I. (Associazione Radioamatori Italiani) di Ancona. L’ultima sala è allestita da laboratorio, in essa si possono ricreare esperienze per coinvolgere i visitatori di tutte le età, con l’ovvia preferenza verso gli studenti. Possono essere costruite delle radio, scoprire il funzionamento del coherer, immergersi nei segreti del codice Morse.

Per orari ed informazioni visita il portale regionale dedicato ai Musei
 
 
 

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dal Blog #DestinazioneMarche