Tappa d’inizio dell’itinerario di omaggio a Carlo Crivelli, massimo esponente dell’arte figurativa del ‘400, sono i Musei civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata. Tra i fastosi interni in stile barocco del Palazzo, oltre alla Madonna col Bambino, da non perdere è la settecentesca Sala dell’Eneide, insieme alle sezioni di arte antica e moderna e al Museo della Carrozza.
Non prima di aver fatto visita all’Arena Sferisterio e al Teatro Lauro Rossi, potrete recarvi alla Pinacoteca parrocchiale di Corridonia, che custodisce la Madonna che allatta il bambino, commissionata dai frati Agostiniani. Ma ricomporre il puzzle delle opere dell’artista vi porterà tra altri splendidi borghi.
A Montefiore dell’Aso, nel Polo Museale S. Francesco è conservato il famoso Trittico, mentre a Monte S. Martino, nella chiesa dedicata al Santo, è custodito il polittico frutto del lavoro dei fratelli Carlo e Vittore Crivelli. Infine, per ammirare la prima opera di Carlo nelle Marche, che rivela influenze di Donatello e dello Squarcione, dovrete recarvi a Massa Fermana. Ad Ascoli Piceno, dopo un’oliva all’ascolana e un bicchiere di Anisetta Meletti potrete completare il viaggio crivellesco visitando la Cattedrale di Sant’Emidio, la Pinacoteca e il Museo Diocesano, prima di fare rotta verso la Pinacoteca Civica di Ancona dov’è conservata un’altra pregevole Madonna col Bambino.