A Fabriano, insignita dall’Unesco del titolo di Città dei Mestieri e delle Arti Popolari, ogni anno a giugno, nella ricorrenza del patrono della città, si svolge il Palio di San Giovanni Battista la cuiprincipale manifestazione, detta la Sfida del Maglio, chiude l’evento.
Poiché un tempo era il sogno di tutti i giovani della valle di entrare nella bottega di mastro Marino per diventarne l’aiutante, per realizzarlo altro mezzo non c’era che sfidare tutti per diventare il fabbro più noto del paese. Ecco allora oggigiorno a ricordarlo, la Sfida, che prende il via con la staffetta, per poi continuare con il Gioco dell’Anello e per finire con i corridori-garzoni (uno per ogni quartiere denominato da una delle quattro Porte cittadine) che portano il ferro al proprio Fabbro:il primo Fabbro che riesce a costruire la chiave perfetta per far salire la bandiera bloccata da una serratura, vince la Sfida del Maglio, aggiudicandosi il titolo per un anno.
C’è poi Il palio dei Monelli, così chiamato perché i partecipanti devono rientrare nei 14 anni di età, con una formazione diversa poiché per ogni porta ci sono un Fabbro e cinque garzoni, dei quali quattro compiono un percorso a staffetta e uno assiste il Fabbro il quale viene inoltre assistito da due garzoni adulti che aiutano a tenere accesa la forgia.
Oltre alla Sfida del Maglio, nel corso della manifestazione ci sono altre rievocazioni storiche quali i Borghi Medievali, che rappresentano scene di vita medievale, il Corteo Storico e i Giochi Popolari che comprendono gare di tiro alla fune, corsa con i trampoli, corsa con le brocche, torneo degli Arcieri nonchè le infiorate artistiche dei “Giovani Infioratori”.
Con un breve cenno all’origine, la festività di San Giovanni Battista ha origine madievale: nel 1378, anno dell’ ascesa a patrono del Santo, dopo un periodo di lotte che avevano indebolito la città ed a seguito dell’assedio alla Rocca, il 24 Giugno nel giorno della festa di San Giovanni Battista, Guido Chiavelli conquistò la città. Per ricordare questo avvenimento fu ordinata allora una gran festa che si doveva ripetere ogni anno il giorno della festività di San Giovanni. In questo giorno oltre alla sacra celebrazione, e alla presentazione dei palii da parte dei componenti delle varie corporazioni, nella piazza alta venivano eseguiti tornei e giostre di vario genere.
Il Palio di San Giovanni Battista rievoca il “secolo d’oro” di Fabriano, ossia il Trecento, periodo in cui la città, con le sue manifatture e commerci, si afferma nel contesto socio-politico dell’epoca passando dalle primitive attività artigianali alla più solida economia corporativa delle Arti e ad un mirabile sviluppo nelle prodizioni di carta, pellami, ceramica e ferro. Tutto questa grazie anche alle capacità imprenditoriali di famiglie quale quella dei Chiavelli che ha instaurato la signoria sulla città e che ne deterrà il potere fino al 1435. Durante il “secolo d’oro” fioriscono le arti figurative, dalla scuola pittorica fabrianese passando per Allegretto Nuzi fino ad arrivare a Gentile da Fabriano.