Basilica di Vitruvio

 

Notizie della basilica ci arrivano dallo stesso Vitruvio che nel I capitolo del V Libro del De Architectura descrive la basilica da lui realizzata nell’antica colonia romana di Julia Fanestris fornendoci proporzioni precise, dettagli architettonici e decorativi della struttura di cui, però, oggi non rimane traccia alcuna. L’importanza di tale fonte non riguarda solo la sua presenza all’interno di un trattato così importante per tutta l’architettura occidentale, ma soprattutto per il fatto che si reputa l’unica opera di cui Vitruvio riconosce la paternità. Dal punto di vista tipologico, la Basilica di Fano rappresenta un’eccezione al paradigma normativo dell’edificio basilicale teorizzato dallo stesso architetto nel trattato. Fin da quando fu pubblicata nel 1486 l’Editio princeps del De Architectura, numerosi sono stati i tentativi di trattatisti, archeologi e architetti di ricostruire l’aspetto originario, almeno in pianta, della basilica; tra tutti ricordiamo il più famoso, l’architetto Andrea Palladio.
Molte sono state le campagne di scavo condotte per rinvenire prove dell’esistenza della struttura fino a quella recente del 1840 che ha riportato alla luce imponenti parti di un edificio romano sotto l’ex convento degli Agostianiani, immediatamente attribuiti alla famosa Basilica di Vitruvio. Non ci sono, al momento, sufficienti studi scientifici che possano comprovare un rapporto tra questi resti e la basilica anche se recentemente sono state avviate nuove ricerche sul sito archeologico di S. Agostino e proposto un modello virtuale completo della struttura. Nel 2010 è stato fondato il Centro Studi Vitruviani dedicato all’opera vitruviana e all’architettura classica.

Gli edifici romani rinvenuti nei sotterranei della Chiesa di Sant’Agostino sono ad oggi visibili grazie all’Archeoclub di Fano, che organizza visite guidate tutto l’anno.

Nel periodo invernale (metà settembre – metà giugno), tali visite si tengono ogni secondo sabato del mese (in concomitanza con la Mostra Mercato  dell’Antiquariato) alle ore 17.30, mentre in estate (metà giugno – metà settembre) hanno luogo tutti i mercoledì e venerdì sera alle 21.30 (in agosto anche il giovedì sera).

Per partecipare alle visite guidate, è necessaria la prenotazione all’Archeoclub al numero: 339.8070687 – archeoclubfano@gmail.com .


 
 
 

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