La DOC Rosso Piceno è la prima nata sul nostro territorio. Ne abbiamo notizia fin dall’antichità e il suo nome si fa risalire proprio alla popolazione preromana dei Piceni. Si tratta di una DOC prestigiosa, istituita dal Disciplinare nel 1968 e poi modificata successivamente.
La sua tipologia Rosso Piceno Superiore si produce in una zona circoscritta: soltanto 13 comuni della provincia di Ascoli Piceno sono infatti ammessi. Si differenzia dalla DOC Rosso Piceno per un ulteriore periodo di affinamento in legno che arricchisce il vino di sentori e profumi ancora più intensi e sfaccettati, donandogli un carattere unico. La sua origine e l’impiego in blend di Montepulciano e Sangiovese fanno di questo rosso il principe del territorio piceno, che da sempre è vocato alla produzione di questi vitigni.
I vini sono ottenuti da uve provenienti da vigneti aventi la seguente composizione varietale: Montepulciano (dal 35 al 70%) e Sangiovese (dal 30 al 50%). Possono concorrere fino ad un massimo del 15% tutti gli altri vitigni non aromatici a bacca rossa.
Graditi risultano gli accostamenti a salumi e a secondi piatti di maiale, manzo e bassa corte in tegame con salsa rossa. Per le sue caratteristiche, soprattutto se giovane, si sposa bene con zuppe di pesce e pesci arrostiti sulla brace.
Territorio: La zona di produzione del Rosso Piceno doc è la più vasta delle Marche; copre infatti quattro province: Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.
Un evento importante per l'enologia locale è stata l'apertura nel 1999 nell'Enoteca Regionale presso le suggestive sale dell'ex Convento di San Francesco di Offida.