E’ situato a 1.941 metri di altezza, sul Monte Vettore, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini nel comune di Montemonaco. È l'unico lago naturale delle Marche e uno dei pochissimi laghi glaciali di tipo alpino presenti nell'Appennino. E’ raggiungibile a piedi attraversando panorami incantevoli, ambienti incontaminati e peculiarità zoologiche e botaniche. È conosciuto e spesso definito "il lago con gli occhiali" in quanto i due laghetti montani presenti talvolta si uniscono a causa dello scioglimento del ghiacciaio sovrastante.
Il lago ospita un particolare endemismo, il Chirocefalo del Marchesoni. Pertanto è severamente vietato bagnarsi nelle acque del lago e bisogna mantenere una distanza di almeno 5 metri dal bordo per evitare di calpestare le uova del chirocefalo deposte a riva.
Secondo la leggenda nelle sue acque vi sarebbe finito il corpo di Ponzio Pilato. Nel Medioevo era considerato luogo di streghe e negromanti. Si consiglia a tal fine, a Montemonaco, la visita del Museo della Grotta della Sibilla.
La salita è impegnativa per chi non è allenato. Sono richiesti scarponi da trekking e racchette. Il sentiero, inizialmente immerso nel bosco, all’uscita è esposto al sole. Pertanto in estate è consigliato l’utilizzo di copricapi, di creme protettive per la pelle e di una buona scorta di acqua.
Tre sono i percorsi per raggiungerlo:
1- durata ore 2,5 andata e ore 2,5 ritorno. Foce (frazione di Montemonaco) - Valle della Gardosa- al termine della stradina ripido sentiero sulla sinistra, all'interno di un fitto boschetto, con ripidi tornanti (le cosiddette "Svolte") - Risalita valle del Lago. A Foce nei mesi di luglio e agosto un pulmino gratuito conduce all'imbocco del sentiero fino alla fine della valle della Gardosa, interdetto ai mezzi privati);
2- da Forca di Presta dal comune di Arquata del Tronto, da cui si segue il percorso per arrivare alla cima del monte Vettore, giunti al rifugio Tito Zilioli si inizia a scendere a sinistra verso la valle del lago. Attenzione nel tratto Le Riccette da percorrere con la massima attenzione.
3- Castelluccio- Capanna Ghezzi- Forca Viola 3 ore circa di percorrenza (dei tre è il sentiero più lungo).
A seguito di un'ordinanza del Comune di Montemonaco (agosto 2016), vige il divieto di accesso alla foce del Lago di Pilato, causa terremoto del 24 agosto 2016.
Inoltre, è vietato percorrere il sentiero che conduce al Lago di Pilato. Sono particolarmente rischiose le seguenti zone: tutta la valle del Lago di Pilato, la strada del Monte Sibilla e la cresta del monte Vettore.
A seguito dell'ordinanza nr. 205 del 29/07/2017 del Comune di Montemonaco è stato parzialmente riaperto al transito il sentiero che da Foce di Montemonaco conduce al Lago di Pilato. A seguito dell'ordinanza n. 38 emessa il 30 maggio 2018 dal Comune di Montemonaco, è stato riaperto il tratto denominato " Le Svolte", che conduce al lago di Pilato.