L’
Olio Extra Vergine di Oliva marchigiano seduce il palato perché ha un gusto leggermente fruttato, tendenzialmente dolce, con note di amaro e piccante. Il suo pregio, e le grandi qualità organolettiche, sono il risultato di una tradizione che ha origini antichissime. Già i nobili veneziani erano grandi estimatori dell’ ‘olio della Marca’ , rivenduto ad un prezzo superiore in virtù ‘dell’aroma e del sapore’.
La qualità e la tipicità dell’olio marchigiano sono il frutto della combinazione di vari fattori: la varietà utilizzata, che unisce al Frantoio e al Leccino alcune specie locali, il particolare clima marchigiano, le antiche tecniche agronomiche e la tradizione frantoiana, che vede coesistere le realtà produttive all’avanguardia con impianti più tradizionali.
Grazie ai circa 7.200 ettari di oliveto specializzato presenti nella Regione, ad oggi si ha una produzione di 45.000 quintali di olio extra vergine di oliva. Tra le varietà autoctone vanno ricordate la Coroncina, il Piantone di Falerone, il Piantone di Mogliano, la Rosciola, il Sargano di Fermo, l’Orbetana, la Mignola, la Carboncella, la Raggia e la Raggiola.
Divulgare la cultura dell’olio extravergine di oliva di qualità, tutelare il paesaggio olivicolo, diffondere la storia dell’olivicoltura e garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine: sono gli obiettivi dell’
Associazione Nazionale Città dell’Olio, di cui fanno parte anche numerosi territori marchigiani a chiara vocazione olivicola.
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio riunisce 11 Comuni marchigiani: Cartoceto e Vallefoglia in Provincia d Pesaro e Urbino, Castelplanio, Maiolati Spontini, Monte Roberto, Monte San Vito, San Paolo e Serra San Quirico in Provincia di Ancona, Recanati in Provincia di Macerata, Falerone in Provincia di Fermo e Ripatransone in Provincia di Ascoli Piceno.